Madrid, Spagna: si chiama già il Movimento del 15 maggio o degli “Indignados”, la folla che pacificamente continua, giorno e notte, a manifestare, nonostante il divieto, durante la pausa di riflessione per le elezioni amministrative. La Commissione elettorale ha chiesto di sciogliere gli assembramenti con cui appunto dal 15 maggio migliaia di giovani protestano contro le misure di austerità, ma gli 28 milan “indignati” sono rimasti a Puerta del Sol anche dopo la mezzanotte e al mattino erano ancora in 18 mila.
Il movimento spontaneo, formato prevalentemente ma non esclusivamente da giovani, denuncia una situazione economica senza prospettive, con una disoccupazione oltre il 20% (il 44% tra gli under 25). Gli “indignados” chiedono un maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni della politica nazionale, attraverso l’utilizzo di referendum popolari a cui sottoporre le leggi più importanti, e un decentramento del potere centrale.
Sotto attacco anche la monarchia, di cui si chiede l’abolizione.
La situazione è precaria, ma migliore della Grecia, dove si temono manfestazion e rivolte anche violente.
le info che arrivano qui in ambasciata, in formato grafico, presagiscono uno scoppio dell’entropia