Festeggiamo la 15° emissione annuale consecutiva di francobolli presentandovi nel dettaglio i francobolli più belli.
Dal 2000, ogni gennaio (o dicembre dell’anno precedente), è uscito almeno un “folio” di francobolli in almeno 20 copie.
Dal 2000 al 2003 era composto da 12 francobolli, dal 2004 è composto da 16.
Nel 2005 sono state stampate 25 copie anziché 20.
Nel 2006 e 2007 sono state stampate 21 copie.
Nel 2008 sono usciti 2 folio, uno da 16 e uno da 8 francobolli (ripetuti per 2) per passaporto.
Dal 2000 al 2009 sono dentellati, dal 2010 sono autoadesivi.
In totale sono usciti quindi 232 francobolli diversi, per un totale di ben 4912 francobolli stampati: il prossimo anno raggiungeremo quota 5000: una vera zecca di Stato!
L’unico tipo di francobolli che si è sempre ripetuto nei 15 anni, è il fancobollo che chiamiamo “anno”, cioè che presenta un’icona o un’immagine e l’anno di uscita. Passiamolo in rassegna, anno per anno.
Vi mostriamo l’immagine prima della stampa, senza dentellatura. A fianco del primo anno potrete vedere com’è il vero francobollo “finito”.
Anno 2000. Semplicissimo, quasi grezzo. Ma già si coglie la tendenza al vintage utilizzando font che rimandano ai primi del secolo. Kipple voleva utilizzava questo richiamo per sottolineare che nonostante si occupasse di letteratura futuristica, teneva al legame con il passato e in particolare con i primi del Novecento e un certo Futurismo.
Anno 2001. Elegante, minimale, con il nuovo logo di Kipple (che sostituisce il primo logo della cometa).
Anno 2002. Ancora font vintage, semplicità e ironia con il gioco di parole KOL/COOL. S’introduce il nuovo lettering di Kipple Officina Libraria.
Anno 2003. Si torna all’eleganza, con i primi tentativi di semplici elaborazioni grafiche.
Anno 2004. Si insiste sul richiamo vintage ancora più manifestatamente primi del Novecento con qualche semplice elaborazione grafica. Il lettering di Kipple viene lievemente modificato.
Anno 2005. Si raggiunge il punto di elaborazione grafica oltre il quale è necessario rivoluzionare lo schema.
Anno 2006. Si riparte dalla sobrietà, un nuovo lettering, lo sfondo amaranto in onore della squadra di calcio del Livorno (luogo di nascita del presidente) che torna in serie A dopo più di 50 anni.
Anno 2007. Un anno che comincia all’insegna delle incognite (il 7 che si trasforma in ?) su un disegno di Gianluca Lerici alias Prof. Bad Trip, morto da poco.
Anno 2008. Si torna alla semplicità, all’eleganza e alla sottigliezza, con una parte del logo che fuoriesce dalla dentellatura.
Anno 2009. Un logo superpixelato da computer art anni ’80 conferma l’attitudine artistica di questo francobollo.
Anno 2010. Si passa ai francobolli autoadesivi non dentellati, con un nuovo lettering e un Cretto di Burri sullo sfondo.
Anno 2011. Si consolida il vezzo di mettere un’opera d’arte sullo sfondo: qui un quadro di Alessandro Gatto, street artist conosciuto anche come Gatto Nero.
Anno 2012. Omaggio all’anno della fine del mondo riprendendo il logo del film 2012.
Anno 2013. Una grossa scritta nasconde l’ecografia del feto di Ariele, figlio del presidente.
Anno 2014. Come il 2007, anche il 2014 comincia in un momento molto difficile: sotto la scritta, un autoritratto di Francis Bacon è il miglior interprete.
Un pensiero riguardo “Artistamps: i francobolli di Kipple Officina Libraria”