I disordini sono iniziati mercoledì quando centinaia di persone hanno protestato per chiedere le dimissioni del primo ministro Manasseh Sogavare per via la decisione di riconoscere Cina anziché Taiwan. Sogavare sostiene che all’origine dei disordini di questi giorni ci siano potenze straniere, contrarie alla decisione presa nel 2019 dal suo governo di non riconoscere più diplomaticamente Taiwan ma la Cina. La polizia delle Isole Salomone ha sparato colpi per disperdere i manifestanti che cercavano di raggiungere la residenza privata del primo ministro a Honiara, la capitale dell’arcipelago che ha una popolazione di 80mila abitanti ed è sprofondata nel caos da tre giorni.