Sabato 9 aprile 2022, a Bari (e in diretta streaming), presso il pub Terra di Mezzo , storico ritrovo del mondo ludico cittadino, AgeOfGames (ex-PMStudios -Italia) è orgogliosa di presentare il progetto indipendente crossmediale NumeN e di dar vita a un incontro-dibattito, dal vivo e online, con il Collettivo di Narrative Designers CyberScrivens
La band brianzola ODRZ ha presentato ieri alla Nazione Oscura Caotica il brano che rappresenterà la NOC all’Eurovision Song Contest di Torino, che si terrà dal 10 al 14 maggio 2022. Il brano non può essere pubblicato prima dell’inizio del festival, pena la squalifica.
Dopo l’annuncio ufficiale della loro proposta (vedi), la stampa era rimasta in sospeso dibattendosi in un animato toto-titolo, finalmente oggi svelato: “ODRZ76“.
Il 10 maggio il brano verrà reso pubblico, insieme alla cover, e dal 15 sarà venduto in copia unica tramite NFT.
Come annunciato in precedente post, sono usciti i francobolli del 2022 di Kipple Officina Libraria, che comprendono quelli della Nazione Oscura Caotica. Dal 2000 (primo anno di emissione), alcuni di essi appartengono a una serie. Vediamoli nel dettaglio [i fogli sono montaggi dei fogli annuali, non esistono in questo modo, ma ogni francobolli appartiene al foglio del rispettivo anno]
Serie ANNUALE (dal 2000 a oggi): è la serie principale, con la data e un’immagine che, nel tempo è diventata un’opera d’arte che rappresenta meglio lo stato d’animo sociale o personale del periodo.
Serie KIPPLE (dal 2000 a oggi): è la serie iconica Kipple, che presenta il logo e gli anni di anniversario, normalmente rinnovato ogni 5 anni.
Serie AVATAR (dal 2001 a oggi): è la serie dell’anniversario della fanzine “Avatär” proseguita con la collana “Bibliotheka di Avatar” e l’attuale denominazione “Avatar”. Tradizionalmente, presenta i grattacieli più alti o iconici del momento.
Serie LOGO (dal 2000 al 2006): è la serie che presentava i loghi Kipple. Cessata.
Serie NAZIONE CAOTICA (dal 2005 a oggi): è la serie ufficiale della NOC, la Nazione Oscura Caotica, iconica, presenta il logo e gli anni dalla fondazione, normalmente rinnovato ogni 10 anni.
Serie NAZIONE CAOTICA LOGO (dal 2005 al 2012): è la serie che presentava il logo e la data della NOC. Cessata.
Serie NAZIONE OSCURA BLOG (dal 2011 al 2022): è la serie che presenta i dati del Blog ufficiale della NOC, è cambiato ogni 6 anni. Cessata.
Serie POSTE KAOTICHE (I SERIE, dal 2005 al 2014): è la serie ufficiale delle Poste Kaotiche, presentava situazioni postali bizzarre o tragiche. Cessata.
Serie POSTE CAOTICHE (II SERIE, dal 2016 a oggi): è la nuova serie ufficiale delle Poste Caotiche, presenta situazioni postali bizzarre.
Serie NEOREPUBBLICA DI TORRIGLIA (dal 2011 a oggi): è la serie ufficiale della Neorepubblica di Torriglia, presenta paesaggi iconici del territorio torrigino (alcuni anni in fusione con “Livorno città aperta”).
Serie LIVORNO CITTÀ APERTA (dal 2015 a oggi): è la serie ufficiale di “Livorno Città Aperta”, presenta paesaggi iconici del territorio labronico (alcuni anni in fusione con “Neorepubblica di Torriglia”).
Inframondi, è la trilogia del presidente della NOC, Lukha B. Kremo, uscita in cartaceo con copertina rigida con una splendida illustrazione di Prof. Bad Trip, alias Gianuca Lerici, compianto artista ligure.
Il libro ha anche la particolarità di essere il primo romanzo italiano a essere venduto in unica copia autografata in PDF con certificazione di proprietà NFT (messo all’asta il 20 giugno 2021, venduto il 19 luglio 2021).
La casa editrice ufficiale della Nazione Oscura, Kipple Officina Libraria, pubblica (grazie alla Kipple Officina Filatelica) annualmente una serie di francobolli dal 2000, che dal 2009 comprende anche i francobolli ufficiali della Nazione Oscura Caotica. Questo è il VENTIDUESIMO anno di emissione. Dal 2000, sono stati emessi ben 326 francobolli diversi per 20 copie ciascuno.
“Il Kaso Kremo” è il mediometraggio che descrive la strana questione della scomparsa e del presunto rapimento dello scrittore Lukha B. Kremo, nonché presidente della Nazione Oscura Caotica.Regia di MAriano Equizzi, con Sandro Battisti.
Kipple Officina Libraria presenta la terza iterazione delle antologie NeXT-Stream, esperimenti di commistione tra l’immaginario di genere e il cosiddetto mainstream, la letteratura non di genere; ci piace ricordare che il precedente capitolo Visioni di realtà contigue ha vinto il Premio Italia 2019, nella sezione antologia.
Lo zar non è morto – Grande romanzo d’avventure scritto nel 1929 da un gruppo di letterati italiani provenienti da diverse correnti culturali capeggiati dal padre del Futurismo: Filippo Tommaso Martinetti. Il “Gruppo dei Dieci”, così si chiama l’eterogeneo collettivo, si raccoglie con il preciso obiettivo di creare un’opera di intrattenimento e di grande avventura, un’opera per divertire il lettore senza alte finalità artistiche. Lo zar non è morto è il titolo che riprende questo volume, undici storie ucroniche, fantapolitiche o semplicemente ambientate in un “tempo fantastico” che, lette una di fila all’altra, sembrano riscrivere gli ultimi cent’anni di Storia.
Il libro è disponibile in formato cartaceo e digitale sul sito della casa editrice, nei principali store on line e nelle librerie. All’interno racconti di Giulia Abbate, Giovanni De Matteo, Ettore Maggi, Francesco Troccoli, Daniele Cambiaso, Sandro Battisti, Alessandro Forlani, Domenico Mortellaro, Franco Ricciardiello, Pee Gee Daniel e Nicoletta Vallorani. I curatori sono Lukha B. Kremo e Domenico Gallo.
Siamo felici di annunciarvi l’uscita di Cronache dell’Armageddon – 20 autori per Alan D. Altieri, nella collana k_noir diretta da Andrea Vaccaro, un’antologia di racconti ispirati dall’opera di Sergio Altieri, cui proprio oggi ricorrono i tre anni della morte.
Venti contributi tra narrativa e realtà, tra omaggio e memento, esplorano i sentieri tracciati dal bardo dell’Apocalisse; autori, colleghi, amici e familiari ricordano l’esploratore del vuoto, evocando la sua immensa disponibilità, bravura, capacità di sintetizzare intere forme di Letteratura in un’apocalittica visione creativa ogni giorno più attuale.
Racconti di Danilo Arona, Barbara Baraldi, Umberto Bertani, Italo Bonera, Sandro Battisti, Andrea Carlo Cappi, Gianluca D’Aquino, Alessandro Defilippi, Giovanni De Matteo, Alessio Gallerani, Giuseppe Genna, Lukha B. Kremo, Luca Mazza & Jack Sensolini, Valeria Montaldi, Gianfranco Nerozzi, Andrea Novelli & Gianpaolo Zarini, Claudia Salvatori, Dario Tonani.
Pubblichiamo le 5 storie più brevi mai scritte dal Presidente Lukha B. Kremo in 5 post diversi.
Il secondo in ordine decrescente di lunghezza è “DEPURATORE AERODINAMICO“, del 1996, 63parole (483 battute spazi e titolo compresi)
DEPURATORE AERODINAMICO
Il depuratore aerodinamico ronza muto, elegante. Difende l’ecosistema separando il puro dall’inquinamento. Poltiglia nera, polveri e olii, aria catramosa, scarti della natura.
Il depuratore aerodinamico insensibile e intransigente inghiotte l’aria ed elimina il plancton, rendendola distillata.
Il depuratore aerodinamico è un difensore della migliore razza dell’aria infestata dalle impurità, separa ed elimina e condensa la feccia in zone di materia inferiore.
Pubblichiamo le 5 storie più brevi mai scritte dal Presidente Lukha B. Kremo in 5 post diversi.
Il secondo in ordine decrescente di lunghezza è “LSH900“, del 2009, 155 parole (1011 battute spazi e titolo compresi)
LSH9000
Lo schermo si animo e vibrò impercettibilmente. Quindi emise un sibilo sommesso e il patchwork di pixel si espanse verso il mio sguardo stupito.
I colori della matrice stavano comunicando con me.
Chiesi: “LSH 9000, cosa sei?”
La convessità dei pixel si muoveva simultaneamente allo spettro dei colori, disegnando frattali in rapida mutazione. Il costrutto stava elaborando la sua risposta.
“Sono un’incrostazione di dati” annunciò la scultura olografica, “vivo in simbiosi col canale-madre. Esso mi nutre, mi mantiene vivo, con lui mi riproduco e con lui morirò.”
“Da quanti anni sei vivo?”
Lo scenario mutò e svolazzò nuovamente, sporgendosi oltre lo schermo, sempre più vicino al mio sguardo: “777 cicli terrestri”.
Inspirai: “Ma chi sei, veramente?”
La figura si scosse di nuovo, i pixel s’incresparono e danzarono disegnando rabeschi tridimensionali. Infine si espansero allungandosi fino al cristallino dei miei occhi, e mi punsero il nervo ottico come aghi: “Libreria Sherlockiana”.
Pubblichiamo le 5 storie più brevi mai scritte dal Presidente Lukha B. Kremo in 5 post diversi.
Il terzo in ordine decrescente di lunghezza è “Rivelazione Reloaded“, del 2017, 299 parole (1917 battute spazi e titolo compresi)
RIVELAZIONE RELOADED
Quando il meteorite precipitò sui palazzi vaticani nessuno aveva alcun dubbio. Tutto lo scetticismo coltivato da anni, la razionalità scientifica e la calma mantenuta a ogni costo svanirono come una tovaglia tirata via da una tavola imbandita. Era chiaro quale fosse l’obiettivo. Era chiaro che ora cambiava tutto, che la tartaruga su cui poggiava l’Universo si era rovesciata.
Con un diametro di sessanta centimetri, aveva sfondato il tetto del Palazzo Apostolico ed era caduto nella camera pontificia dove, a quell’ora notturna, il papa dormiva come un sasso. Ma il sasso aveva avuto la meglio. Distruggendo l’intera camera. Frammenti del pontefice furono trovati mescolati ai quadri secenteschi.
Tutti, persino gli atei più fondamentalisti, erano certi che il mittente fosse divino. Semmai, si discuteva se fosse il Dio cristiano, un Allah che si era fatto prendere la mano dagli adepti più estremisti, o un altro Dio stufo di essere ignorato.
Nei giorni successivi i suicidi collettivi non facevano più notizia e una serie interminabile di visite di Capi di Stato si susseguì alla camera ardente, dove nella sfarzosa cassa le spoglie papali erano state ricucite e fasciate strette per farle stare insieme. Il trambusto mediatico urlava forte, così forte che una notizia uscita quasi subito era rimasta nei trafiletti, trai deliri di cattolici, laici, puritani, interventisti, revisionisti, vegani e satanisti.
Era stato trovato un bebè, proprio nella stanza adiacente. Nudo, pulito e miracolosamente illeso trai detriti. Il video divenne virale.
Quando il fumo mediatico cominciò a diradarsi, fu la madre a rivelare cos’era successo.
“Sono stata chiamata” dichiarò. “Mio figlio è il nuovo Messia”.
Nella portineria del Palazzo Apostolico, il custode guarda e riguarda il video della donna che si fa largo tra le macerie, adagia il bimbo e sgattaiola via con aria circospetta.
L’uomo cancella il video.
Pubblichiamo le 5 storie più brevi mai scritte dal Presidente Lukha B. Kremo in 5 post diversi.
Il quarto in ordine decrescente di lunghezza è “Punto di non ritorno“, del 2017, 307 parole (1868 battute spazi e titolo compresi)
PUNTO DI NON RITORNO
Il computer percettivo si risveglia come sbadigliando. Il patchwork di sensazioni mi circonda. Tepore rassicurante, rumori di posate, l’odore del cibo che amavo da bambino. Ora comunico con quello che, quando ero fuori di qui, tutti chiamavano mondo.
Infine, la luce. Che disegna il viso del ragazzo che amo.
“Che giorno è?”
Lui scuote la testa. Sta piangendo. Se mi concentrassi potrei sentire l’odore delle lacrime.
Volto scavato, occhiaie rosse. Risponde: “È il giorno”.
Sono recluso da un tempo che non posso definire. Nel mio nulla, nel mio non-tempo, non ho cognizione del trascorrere dei secondi.
Sento una frenetica gioia salirmi dallo stomaco come un pasto digerito male. Penso che dovremmo essere felici.
“È successo prima del previsto…” dice con le vocali strozzate.
La mia vita ha ricordi sfumati che prendono colore pensando a lui. Lo vedo correre sul prato, ridere, rotolarsi con me. Le vette innevate, l’affanno delle salite, la spuma delle mareggiate col vento nelle orecchie che cancella i discorsi.
“Allora… c’incontreremo!”
Annuisce con gravità.
Sorrido. Lui se n’accorge e fa germogliare uno stentato sorriso: sembra un versaccio.
“Scusami. Non dovrei piangere, tra poco sarò con te.”
“Torneremo a respirare l’aria insieme?…”
Scuote la testa.
“No. Oggi ho avuto un incidente.” Non riesce a reggere il mio sguardo interrogativo. “E non ce l’ho fatta.”
Mentre lo osservo sembra trasformarsi, la pelle comincia a creparsi. Una grossa cicatrice fiorisce deturpandogli il viso, come se stesse rivivendo l’incidente al rallentatore.
Lo sgomento mi morde lo stomaco.
“Sono morto” dice. “Come te. Da oggi vivremo in due spazi neri. E grazie ai ricordi salvati in memorie al silicio potremo rivivere a sprazzi, come fai tu da anni.”
Il mondo si richiude in sé stesso, come il sipario di uno spettacolo meraviglioso che però lascia l’amaro in bocca.
Pubblichiamo le 5 storie più brevi mai scritte dal Presidente Lukha B. Kremo in 5 post diversi.
Il quinto in ordine decrescente di lunghezza è “Calafuria“, del 2014, 318 parole (1985 battute spazi e titolo compresi), uscito sul quotidiano “Il Tirreno” nell’estate 2014.
CALAFURIA
Quando arrivo, quelle arenarie bronzee, levigate dai venti e dalle acque impetuose, mi proiettano subito in uno stato mentale diverso, alterato.
Lontano dai fumi della città, lontano dal caos delle spiagge, questa costa di rocce ruvide ma uniformi, che s’inerpica per anfratti scoscesi, insenature e grotte, è un balcone sul mare, verde di profumi inconfondibili, dove le agavi si fondono alla macchia mediterranea, pregna di odori agrodolci, l’anice selvatico, la santolina, il salmastro.
Calafuria è un luogo mentale.
Il Romito, luogo oscuro e appartato, dal Castel Sonnino scende verso il Boccale, passando dalla selvaggia cala del Leone a Calignaia, dal mistico Sassoscritto a Calafuria, fino alle vaschette, in un viaggio dantesco per tornare al mondo quotidiano. Chi qui tentò di sorpassare, vi trovò la morte.
Mi fermo a osservare Calafuria, quella cala che prende il nome dall’impeto delle libecciate invernali (e infernali) che rendono la tranquilla baia balneare un quadro di Turner, e vedo scomparire il ponte stradale. La mia mente va a ritroso nel tempo e anche il ponte ferroviario svanisce. La baia torna selvaggia, primordiale, una spiaggia ghiaiosa dove mare e rocce giocano da milioni di anni. Arretro, facendomi spazio tra i cespugli profumati, e vedo scomparire anche la vecchia carreggiata prebellica, che passa su due ponti. E m’immergo nella Calafuria primigenia, il Romito di secoli fa. Vicino al mare, scorgo strani personaggi al lavoro. Sono schiavi romani, che caricano sui carri le arenarie appena tagliate. Senza saperlo, stanno costruendo piscine per i bambini del loro futuro, tra cui ci sono anch’io. Il cuore mi batte veloce.
I Romani scompaiono, lo stesso lavoro è fatto dagli Etruschi e poi da nessuno. Resto da solo, assistendo a quello che fu un vulcano sottomarino, nei meandri dei secoli pleistocenici.
Sbatto le palpebre.
Ora davanti a me ci sono bambini con le pinne e la maschera che osservano i polpi. E il cuore mi batte ancora più veloce.
Tre giorni di lutto stabiliti per commemorare il generale Soleimani, capo della divisione Al Quds dei Guardiani della rivoluzione, ucciso in un raid americano in Iraq. Nella capitale milioni di persone sono scese in strada per i funerali all’università di Teheran, una partecipazione paragonabile a quelli di Khomeini, negli anni 80. Zeinab Soleimani, sua figlia, promette giorni bui per gli Stati Uniti e Israele e Trump ribadisce via Twitter di essere pronto a rispondere anche in maniera sproporzionata e bombardare 52 siti culturali, se gli americani verranno colpiti. Il giorno dopo il feretro del generale viene portato nella città di Kerman, nel sud, vicino al suo villaggio natio tra le montagne. L’emotività e l’orgoglio nazionale finiscono con l’uccidere 56 persone, schiacciate dalla folla. Altre 213 rimangono ferite, la sepoltura viene rimandata. Gli Stati Uniti negano al ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif il visto per recarsi al Consiglio di sicurezza dell’Onu per parlare della crisi. Zarif spiega che non c’è bisogno di andare a New York per «dire la verità» all’opinione pubblica americana, e concede interviste alle tv Cnn e Cbs.
All’1.20 di mercoledì mattina, scatta l’operazione «Martire Soleimani». L’Iran rivendica un doppio attacco con missili balistici contro due basi irachene che ospitano truppe americane. L’ora non è casuale: coincide con il momento dell’uccisione di Soleimani, che alle 2 del mattino, viene seppellito.
Poche ore dopo, alle 6.18 del mattino, un aereo della Ukraine Arilines precipita non appena decollato dall’aeroporto Imam Khomeini di Teheran, facendo 176 vittime. Il giorno successivo, il Canada afferma che è probabile che il velivolo sia stato abbattuto per errore da un missile terra-aria iraniano. Teheran rifiuta di consegnare le scatole nere. Il capo dell’aviazione civile iraniana Ali Abezadeh si dice «certo» che non sia stato un missile. Ma, due giorni dopo, sabato mattina, dopo una riunione congiunta con le parti internazionali, l’Iran rivela che ha abbattuto per errore l’aereo ucraino, nelle ore successive al lancio di missili contro le basi irachene.
A 3 anni dall’uscita del Premio Urania “Pulphagus® – Fango dei cieli“, ecco un nuovo romanzo ambientato nell’universo pulphago e dei suoi derelitti abitanti. Il pulphago Korchin, fuggito dal planetoide e dedito all’attività piratesca, ha un segreto inconfessabile che lo tortura e gli alimenta l’odio solo in determinati momenti. Qualcosa che va oltre il suo comportamento sociopatico e che riguarda il proprio corpo.
Un nuovo romanzo di Lukha B. Kremo, divertente e disturbante allo stesso modo.
Ecco la due ultime mail (posta fisica) arrivate alla Nazione Oscura Caotica. Nella prima lettera, i fancobolli (in lire e ancora validi) hanno riempito tutto lo spazio disponibile.
opera d’arte sonora, 2018 – penna USB 2GB e acrilico e tempera su tela, 45:44 m.
Un’opera che fa da ponte tra pittura e musica, una tela dipinta in stile informale, con allegata una chiavetta USB con brani di musica elettronica ambientale, sperimentale e noise per un’atmosfera aliena e contemporanea.
Alla Settima edizione del Fi.Pi.Li Horror Festival di Livorno, che si terrà dal 28 aprile al 1° maggio 2018 presso i locali del Nuovo Teatro delle Commedie e al cinema La Gran Guardia, Lukha B. Kremo terrà il primo workshop su “scrivere un racconto di fantascienza”.
Gli incontri cominceranno alle ore 15 di sabato 28 aprile (fino alle 18) e alla stessa ora domenica 29 aprile presso la sala “Asili notturni”.
Lukha B. Kremo “Premio Urania 2015” e “Premio Robot” 2017, è conosciuto nell’ambito della fantascienza come scrittore ed editore.
Nel corso del workshop incontro con Pee Gee Daniel, autore di “Freakshow” (Premio Kipple 2016) e Linda De Santis, “Premio Urania Short” 2017. A cura di Kipple Officina Libraria.
Occasione per incontrare il Presidente della Nazione Oscura Caotica alla presentazione del Premio Urania Pulphagus® Fango dei cieli, Mufant (Museo della fantascienza) di Torino, insieme all’artista Ellen Driscoll.
Dalle ore 16.00 in via Guglielmo Reiss Reiss Romoli, 49/bis. Evento Facebook ellen driscoll
Aforismi accompagnati dalle “disturbanti” sculture di bambole di Freya Jobbin.
La nostra casa non è stata altro che una stanza dei giochi. Qui io sono stata la tua moglie-bambola. Questo è stato il nostro matrimonio, Torvald. (Henrik Ibsen)
Ed eccola là, sul divano davanti a me: la signora Morte. Non era mai stata così bella. Che bambola. Non ti lasciava mai nei pasticci. Meglio dell’oro. (Charles Bukowski)
Non parlarmi di regole, tesoro. Dovunque mi trovi, io rompo le maledette regole. (Maria Callas)
Si dice che una ragazza con una bambola è una piccola mammina. È forse anche vero che la maggior parte della madri sono ancora bambine con giocattoli. (Francis Herbert Bradley)
II surrealismo è la magica sorpresa di trovare un leone nell’armadio dove si voleva prendere una camicia. (Frida Kahlo)
Più mi conosco meno capisco i misteri e le combinazioni della creazione artistica. Improvvisamente mi trovo proprio dove volevo andare: ma ci sono arrivato attraverso una scorciatoia che non conoscevo e che mi è stata rivelata dal caso. È per questo che, nel mio lavoro, ho contato sempre molto su tutti i mezzi tecnici, come il collage, frottage e il drip-and-drool, che permettono al caso di provocare l’ispirazione. (Max Ernst)
Anthony Perkins Productions & Falco Ranuli Fecit
presentano il IV evento di Preferisco il rumore del mare 2016 (bugiardo)
ore 20.00 Mercoledì 10 Agosto 2016
Scoglione dei Tre Ponti – Livorno
Lukha B. Kremo
(recente vincitore del Premio Urania 2016) legge
le Poesie Connettiviste
(le sue e quelle di altri aderenti all’omonimo manifesto poetico)
segue
Asso Zeman
nel monologo
Poema Pirico
scritto da Viola Barbara
Esce il sesto numero di Flush-art – Arte e morte contemporanea,
l’irriverente e scioccante appuntamento con la morte in diretta mediatica con il mondo.
Scarica gratuitamente
Aforismi accompagnati dalle eccellenti illustrazioni di Natalie Shau.
Per quanto bella sia stata la commedia in tutto il resto, l’ultimo atto è sempre sanguinoso. Alla fine, con una vanga si getta della terra sulla testa. Ed ecco fatto, per sempre (Blaise Pascal)
Alice di Natalie Shau
Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita (William Shakespeare)
Rose di Natalie Shau
Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi (Gianni Rodari)
Knight di Natalie Shau
Attenzione alle paure del giorno. Amano rubare i sogni della notte (Fabrizio Caramagna)
Dreaming Girl di Natalie Shau
Dio s’è fatto uomo. Il diavolo s’è fatto donna (Victor Hugo)
Rose and Gold di Natalie Shau
La bellezza salverà il mondo (Fëdor Dostoevskij)
Saxar di Natalie Shau
Gli uomini in stato di veglia hanno un solo mondo che è loro comune. Nel sonno, ognuno ritorna a un suo proprio mondo particolare (Eraclito)
Serata Piscolabis:
FREE JAZZ E POESIA ROCK
reading: Lukha B. Kremo e Mario Gazzola
free rock improvisation: Angelo Brezza, Davide Garbato, Giancarlo Oggionni, Leonardo Bonetti
9 aprile 2016 dalle h 22
alla casa Gorizia, 2/a – Milano
Per il neverending Project Mail4freedom riceviamo uno dei quattro CD del cofanetto X Sounds Extremely Mysterious, il Cd “Gruppi”, ovvero le collaborazioni di Massimo Pavarini (1970-2012): Le Orbite, in: Gruppi, cd 4 del confanetto X Sounds Extremely Mysterious
Per il neverending Project Mail4freedom riceviamo una busta da Vittore Baroni con materiale verio dall’EON Archive: Archivematerialarchive di Vittore BaroniCut-up di Vittore BaroniMA 2016 di Vittore BaroniDisrupt it Yourself! di Vittore Baroni
oggi, 29 febbraio 2016 (0 marzo 2016, 9 ventoso 135)
E S C E KREDRZ
progetto collettivo composto da Krell & ODRZ.
KREDRZ (di Krell & ODRZ)
KREDRZ (di Krell & ODRZ)
KREDRZ di Krell e ODRZ
Nulla è come sembra, tutto è il contrario di tutto.
A partire dalla confezione per arrivare al contenuto, il progetto pone il fruitore nella condizione di ricercatore. Occorre scavare a fondo per trovare il supporto, all’interno del quale trovare le tracce per poter proseguire nel cammino dell’ascolto.
Lavoro in unica traccia da 70:00 minuti netti diviso in
1.1 Ipnotico un po’ depresso (di Krell)
1.2 ODRZ51 (di ODRZ)
Per il neverending Project Mail4freedom riceviamo una busta dai KOBB Labs di Pensacola (USA) con una fanzine e questa banconota: United Eternal Network by KOBB Labs Busta di KOBB Labs
Per il neverending Project Mail4freedom riceviamo una busta da Vittore Baroni con materiale verio dall’EON Archive e dalla recnte retrospettiva dedicata al Prof. Bad Trip (Gianluca Lerici): Me and My T-shits by Vittore Baroni 60 Years by Vittore Baroni MYA 2016 by Vittore Baroni cartolina by Prof. Bad Trip Prof. Bad Trip illustrated World Move Your Archives by EON Archives EON Archives Busta di Vittore Baroni
Per il neverending Project Mail4freedom riceviamo una busta da Giovanni Tiziana Baracchi dell’Ambasciata di Venezia: Busta di Tiziana Baracchi
La busta conteneva: NES di Tiziana Baracchi Fluxus Venezia, banconota e francobollo di Tiziana Baracchi
Per il neverending Project Mail4freedom riceviamo una busta da Giovanni StraDADA: Busta di Stradada
All’interno troviamo: Contemporanea di StradadaThestradadafoundation Wanted di Stradada
La casa editrice ufficiale della Nazione Oscura, Kipple Officina Libraria, pubblica annualmente una serie di francobolli dal 2000, che dal 2009 comprende anche i francobolli ufficiali della Nazione Oscura Caotica. Questo è il diciassettesimo anno di emissione. Venduti a fogli interi qui.
Aforismi accompagnati dalle eccellenti illustrazioni di François Escalmel.
Purtroppo per me, trova il mio pene già abbastanza pronto grazie a ciò che stava per succedere prima con l’umana. Cerco di divincolarmi, impedendo la penetrazione in una vulva decisamente simile all’imboccatura di una cloaca. Ma la sua mano è in grado di spremermi il membro per indurirlo e infilarlo nel suo corpo. (da Pulphagus®, Lukha B. Kremo)
Soldier II, di Francois Escalmel
In quel momento cerco di fermarla con le mani, ma così facendo le libero la bocca, che quindi è libera di mordermi. Tra i due morsi, sono costretto a sceglierne uno. Decido così di farmi scopare da questa infezione micotica, da questa umana morta che puzza di decomposizione. Le spingo via la faccia da me con dei colpi di gomito, e lei riesce a infilarsi il mio pene dentro. Sento un caverna bagnaticcia e gelida che sa di morte. Pulphagus® si sta vendicando.
(da Pulphagus®, Lukha B. Kremo)
Senza titolo, di Francois Escalmel
Cerco nuovamente di fuggire, ma questa volta mi sono addosso in due. Mi atterrano e mi sono sopra. La prima è a cavalcioni su di me che schiaccia il sedere sul mio bacino, l’altra dietro di me in ginocchio che mi punta il collo con la bocca. L’unica mia speranza, cioè che si ostacolino tra di loro, è vanificata: la prima tenta la penetrazione, l’altra mi morde il collo. La sensazione è tremenda, ormai sento le forze abbandonarmi, la vita uscire dal mio corpo come una linfa succhiata dalle viscere di Pulphagus®. La testa comincia a girarmi, sento le farfalle nel cervello. (da Pulphagus®, Lukha B. Kremo)
Senza titolo, di Francois Escalmel
Sono troppe, non ce la farò mai a scappare. Comincio a pensare di lasciarmi andare, la mia energia è agli sgoccioli, e queste Erinni sono troppo forti e numerose per me per continuare a combattere. L’unica mia speranza è rimanere in vita sperando che che si eliminino tra di loro. (da Pulphagus®, Lukha B. Kremo)
The great escape, di Francois Escalmel
La Golem® che mi è addosso mi azzanna sulla schiena. Il dolore si riaccende, ma lei non riesce a trovare abbastanza carne da poter affondare la dentatura prima che un’altra di loro, da dietro, la azzanni a sua volta, sbattendola via e prendendo il suo posto. (da Pulphagus®, Lukha B. Kremo)
Becoming, di Francois Escalmel
Mi chiudo a riccio, rinunciando a combattere per conservare l’ultimo briciolo di energia vitale. La nuova sopraggiunta fa fatica a trovare un punto dove mordermi, mi graffia, ma alla fine viene colpita dalla lama della Golem® armata. Faccio un ultimo disperato cambio di tattica difensiva. Mi volto e afferro il polso della Golem® con il coltello. Lei mi salta addosso cercando di stendermi e controllarmi con il suo peso. (da Pulphagus®, Lukha B. Kremo)
Howl, di Francois Escalmel
In quel momento ho l’ultima possibilità di osservarla in faccia da distanza ravvicinata: l’alito di fogna è una buona metafora olfattiva del suo viso, bianco, sporco di terra, in parte scarnificato da morsi, con la carne grigia dei muscoli facciali allo scoperto, bava come muco alla bocca e alle narici, gli occhi spenti come quelli dei ciechi. (da Pulphagus®, Lukha B. Kremo)
Come abbiamo visto due mesi fa, il mondo delle favole non è mai stato lontano a quello degli incubi. Ecco un altro illustratore che ce lo dimostra.
Non esistono fiabe non cruente. Tutte le fiabe provengono dalla profondità del sangue e dell’angoscia.
(Franz Kafka)
The Angel of Innocent Things by Ray Caesar
Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti.
(GK Chesterton)
Winter by Ray Caesar
In ogni istante della nostra vita abbiamo un piede nella favola e l’altro nell’abisso.
(Paulo Coelho)
Artemis by Ray Caesar
Noi siamo stati avvelenati dai racconti di fiabe.
(Anaïs Nin)
Asterion by Ray Caesar
I bambini sanno qualcosa che la maggior parte della gente ha dimenticato.
(Keith Haring)
Side Saddle by Ray Caesar
Un tizio che faceva un censimento una volta provò ad interrogarmi. Mi mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave ed un buon Chianti.
(Hannibal Lecter)
The Manager by Ray Caesar
Anche le favole immorali hanno la morale della favola.
(Zarko Petan)
Il mondo delle favole non è mai stato lontano a quello degli incubi. Ce lo dimostra, questa illustratrice californiana.
“- Alice: Per quanto tempo è per sempre?
– Bianconiglio: A volte, solo un secondo.”
(Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carroll)
From ‘Alice in WOnderland’ serie, by Camille Rose Garcia
“Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero.
– Che strada devo prendere? – chiese.
La risposta fu una domanda:
– Dove vuoi andare?
– Non lo so -, rispose Alice.
– Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza.”
(Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carroll)
From ‘White Snow’ serie, by Camille Rose Garcia
“Non credere mai di essere altro che ciò che potrebbe sembrare ad altri che ciò che eri o avresti potuto essere non fosse altro che ciò che sei stata che sarebbe sembrato loro essere altro.”
(Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carroll)
From ‘White Snow’ serie, by Camille Rose Garcia
“Qui devi correre più che puoi per restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche parte devi correre almeno il doppio.”
(Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carroll)
From ‘The Magic Bottle’ serie by Camille Rose Garcia
“Sii quello che sembri.”
(Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carroll)
From ‘The Magic Bottle’ serie, by Camille Rose Garcia
“- Se non c’è nessun senso – disse il re – ci risparmiamo un mondo di fastidi, perché non abbiamo nessun bisogno di trovarcene uno.”
(Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carroll)
From ‘Ambien Somnambulance’ serie, by Camille Rose Garcia
“- Quando uso una parola -, Humpty Dumpty disse in tono piuttosto sdegnato, – essa significa esattamente quello che voglio, né di più né di meno.
– La domanda è -, rispose Alice, – se si può fare in modo che le parole abbiano tanti significati diversi.
– La domanda è -, replicò Humpty Dumpty, – chi è che comanda, tutto qui.”
(Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carroll)
From ‘Scope Fair NYC’ serie, by Camille Rose Garcia
“Alice rise: – È inutile che ci provi -, disse;- non si può credere a una cosa impossibile.
– Oserei dire che non ti sei allenata molto -, ribatté la Regina.
– Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.
(Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carroll)
La stirpe non fa le singulari persone nobili, ma le singulari persone fanno nobile la stirpe (Dante Alighieri)
Louieuncle Hershel Enjoys a Chocolate Egg Cream di Travis Louie
Louiethe Forest Nymph di Trevis Louie
Che cosa sono i nostri eruditi se non i discendenti delle streghe e degli eremiti che un tempo si ritiravano nelle caverne e nei boschi a distillare erbe, a interrogare toporagni e ad annotare il linguaggio delle stelle? (Virginia Woolf)
di Travis Louie
Media Manager di Travis Louie
Quella piccola lucertola triste mi disse che era un brontosauro per parte di madre. Io non risi; le persone che si vantano degli antenati spesso hanno ben poco d’altro cui appoggiarsi. Assecondarle non costa niente e accresce la felicità in un mondo dove la felicità scarseggia sempre (Robert Heinlein)
Il suicidio dimostra che ci sono nella vita mali più grandi della morte.
(Francesco Orestano)
Ci sono mille modi di suicidarsi. Balzac scelse il caffè, Verlaine l’assenzio, Rimbaud l’Etiopia, l’Occidente la democrazia, e Guevara la giungla. (Jean Cau)
Good bye Jan! di Jan Saudek
Portrait of a Woman di Jan Saudek
L’orgasmo è il coinvolgimento totale del corpo: mente, corpo, anima, tutti insieme. Tu vibri, l’intero essere vibra, dalle dita dei piedi alla testa. Non sei più in controllo; l’esistenza ha preso possesso di te e tu non sai chi sei, è come una follia, è come un sonno, è come la meditazione, è come la morte. (Osho)
The Holy Matrimony di Jan Saudek
Conquest of Paradise di Jan Saudek
Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:
1. A essere contento senza motivo.
2. A essere sempre occupato con qualche cosa.
3. A pretendere con ogni sua forza quello che desidera.
(Paulo Coelho)
Lenka’s Children di Jan Saudek (Painting)
Black Sheep and white Crow di Jan Saudek (Painting) Holy Virgin di Sara Saudkovà
Solo i bambini sanno quello che cercano. Perdono tempo per una bambola di pezza e lei diventa così importante che, se gli viene tolta, piangono (Antoine de Saint-Exupéry)
Farah, bambola di Marina Bychkova
Farah, bambola di Marina Bychkova
Non dire che sono una bambina perché gioco con le bambole. Io gioco con le bambole come se fossero persone, tu giochi con le persone come se fossero bambole! (anonimo)
Camelia, bambola di Marina Bychkova
Camelia, bambola di Marina Bychkova
Tu mi fai girar / come fossi una bambola / poi mi butti giù / poi mi butti giù / come fossi una bambola / non ti accorgi quando piango / quando sono triste e stanca tu / pensi solo per te (Patty Pravo).
Emerald, bambola di Marina Bychkova
Emerald, bambola di Marina Bychkova
A volte l’umanità assomiglia a una ragazzina. Se le si accosta un grand’uomo cade nell’imbarazzo, corre nella sua stanza e riprende a giocare con le bambole (Arthur Schnitzler).
Due presentazioni ravvicinate per l’ultima antologia del Connettivismo “NeXT-Stream – Olte il confine dei generi”, libro edito dalla casa editrice ufficiale caotica Kipple Officina Libraria, sia in versione cartacea che digitale.
* Lucca, 6 maggio 2015 h 17.00, presso Associazione Cesare Viviani, Casermetta Santa Maria, Mura Urbane di Lucca.
* Firenze, 7 maggio 2015 h 18.00, presso la libreria la Cité, borgo san Frediano, 20 ros NeXT-Stream – Oltre il confine dei generi
Il neverending mail-art project Mail4Freddom riceve un altro contibuto, questa volta da Pensacola, Florida, Usa, con una bella banconota da Two Morticos e una bella lettera. Banconota da 2 Moticos, recto, KOSS LABSBanconota da 2 Moticos, verso, KOSS LABSBusta di KOBB LABS
Le donne sono tutte diverse. Fondamentalmente sono una combinazione di quanto c’è di peggio e di quanto c’è di meglio al mondo… magiche e terribili (Charles Bukowski) Non si nasce donne: si diventa (Simone de Beauvoir) L’intuizione di una donna è molto più vicina alla verità della certezza di un uomo (Rudyard Kipling) Chi non ama le donne il vino e il canto, è solo un matto non un santo (anonimo)
Dopo l’evento starter “NeXT-Stream. Il flusso del futuro”, Kipple Officina Libraria riparte alla grande con la rassegna PISCOLABIS, una selezione di Serate tra Musica, Arte e Libri che solleticheranno le vostre curiosità più remote.
Siete pronti sui Navigli (davanti alla Darsena)? Noi ci saremo!
all’ex Cueva (casa Gorizia) via Vigevano 2/a (angolo via Gorizia) Piscolabis 2
PROGRAMMA (in aggiornamento)
::: 18 APRILE | LA REALTA’ NON ESISTE
::: 16 MAGGIO | PROGNOSI RISERVATA
::: 20 GIUGNO | 45 GIRI ALL’ANNO
::: 19 SETTEMBRE | sCONCERTO di CAPO DANNO della NAZIONE OSCURA CAOTICA
Tutti gli eventi sono gratuiti 🙂
Proiezioni | Live | Performance | Presentazioni | DjSet | Birra Biologica | Libri | Ebook (portatevi la chiavetta USB per far scorte di letture e buona musica)