Ministero delle PARI OPPORTUNITÀ di GENERE e di SPECIE


Ministero delle PARI OPPORTUNITÀ di GENERE e di SPECIE / Ministry of GENDER and SPECIES EQUALITY
Ministra: Sara Battini.

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La Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (Déclaration des droits de la femme et de la citoyenne) è un testo giuridico francese, che esige la piena assimilazione legale, politica e sociale delle donne, pubblicato nel settembre 1791 dalla scrittriceOlympe de Gouges sul modello della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789 proclamata il 26 agosto dello stesso anno. Primo documento a invocare l’uguaglianza giuridica e legale delle donne in rapporto agli uomini, la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina è stata pubblicata allo scopo di essere presentata all’Assemblée nationaleper esservi adottata.
La Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina costituisce un’imitazione critica della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, che elenca i diritti validi solo per gli uomini, allorché le donne non dispongono del diritto di voto, dell’accesso alle istituzioni pubbliche, alle libertà professionali, ai diritti di possedimento, ecc. L’autrice vi difende, non senza ironia sulle considerazioni dei pregiudizi maschili, la causa delle donne, scrivendo che « La donna nasce libera e ha uguali diritti all’uomo ». Volendo, si può dire che Olympe de Gouges criticò laRivoluzione francese di aver dimenticato le donne nel suo progetto di libertà e di uguaglianza.
DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELLA DONNA E DELLA CITTADINA
Uomo, sei capace d’essere giusto? È una donna che ti pone la domanda; tu non la priverai almeno di questo diritto. Dimmi? Chi ti ha concesso la suprema autorità di opprimere il mio sesso? La tua forza? Il tuo ingegno? Osserva il creatore nella sua saggezza; scorri la natura in tutta la sua grandezza, di cui tu sembri volerti raffrontare, e dammi, se hai il coraggio, l’esempio di questo tirannico potere. Risali agli animali, consulta gli elementi, studia i vegetali, getta infine uno sguardo su tutte le modificazioni della materia organizzata; e rendi a te l’evidenza quando te ne offro i mezzi; cerca, indaga e distingui, se puoi, i sessi nell’amministrazione della natura. Dappertutto tu li troverai confusi, dappertutto essi cooperano in un insieme armonioso a questo capolavoro immortale. Solo l’uomo s’è affastellato un principio di questa eccezione. Bizzarro, cieco, gonfio di scienza e degenerato, in questo secolo illuminato e di sagacia, nell’ignoranza più stupida, vuole comandare da despota su un sesso che ha ricevuto tutte le facoltà intellettuali; pretende di godere della rivoluzione, e reclama i suoi diritti all’uguaglianza, per non dire niente di più.
Preambolo
Le madri, le figlie, le sorelle, rappresentanti della nazione, chiedono di potersi costituire in Assemblea nazionale. Considerando che l’ignoranza, l’oblio o il disprezzo dei diritti della donna sono le cause delle disgrazie pubbliche e della corruzione dei governi, hanno deciso di esporre, in una Dichiarazione solenne, i diritti naturali, inalienabili e sacri della donna, affinché questa dichiarazione, costantemente presente a tutti i membri del corpo sociale, ricordi loro senza sosta i loro diritti e i loro doveri, affinché gli atti del potere delle donne e quelli del potere degli uomini, potendo essere paragonati ad ogni istante con gli scopi di ogni istituzione politica, siano più rispettati, affinché le proteste dei cittadini, fondate ormai su principi semplici e incontestabili, si rivolgano sempre al mantenimento della Costituzione, dei buoni costumi, e alla felicità di tutti. In conseguenza, il sesso superiore sia in bellezza che in coraggio, nelle sofferenze della maternità, riconosce e dichiara, in presenza e sotto gli auspici dell’essere supremo, i seguenti Diritti della Donna e della Cittadina.
Articolo I La Donna nasce libera ed ha gli stessi diritti dell’uomo. Le distinzioni sociali possono essere fondate solo sull’utilità comune.
Articolo II Lo scopo di ogni associazione politica è la conservazione dei diritti naturali e imprescrittibili della Donna e dell’Uomo: questi diritti sono la libertà, la proprietà, la sicurezza e soprattutto la resistenza all’oppressione.
Articolo III Il principio di ogni sovranità risiede essenzialmente nella nazione, che è la riunione della donna e dell’uomo: nessun corpo, nessun individuo può esercitarne l’autorità che non ne sia espressamente derivata.
Articolo IV La libertà e la giustizia consistono nel restituire tutto quello che appartiene agli altri; così l’esercizio dei diritti naturali della donna ha come limiti solo la tirannia perpetua che l’uomo le oppone; questi limiti devono essere riformati dalle leggi della natura e della ragione.
Articolo V Le leggi della natura e della ragione impediscono ogni azione nociva alla società: tutto ciò che non è proibito da queste leggi, sagge e divine, non può essere impedito, e nessuno può essere obbligato a fare quello che esse non ordinano di fare.
Articolo VI La legge deve essere l’espressione della volontà generale; tutte le Cittadine e i Cittadini devono concorrere personalmente, o attraverso i loro rappresentanti, alla sua formazione; esse deve essere la stessa per tutti: Tutte le cittadine e tutti i cittadini, essendo uguali ai suoi occhi, devono essere ugualmente ammissibili ad ogni dignità, posto e impiego pubblici secondo le loro capacità, e senza altre distinzioni che quelle delle loro virtù e dei loro talenti.
Articolo VII Nessuna donna è esclusa; essa è accusata, arrestata e detenuta nei casi determinati dalla Legge. Le donne obbediscono come gli uomini a questa legge rigorosa.
Articolo VIII La Legge non deve stabilire che pene restrittive ed evidentemente necessarie, e nessuno può essere punito se non grazie a una legge stabilita e promulgata anteriormente al delitto e legalmente applicata alle donne.
Articolo IX Tutto il rigore è esercitato dalla legge per ogni donna dichiarata colpevole.
Articolo X Nessuno deve essere perseguitato per le sue opinioni, anche fondamentali; la donna ha il diritto di salire sul patibolo, deve avere ugualmente il diritto di salire sulla Tribuna; a condizione che le sue manifestazioni non turbino l’ordine pubblico stabilito dalla legge.
Articolo XI La libera comunicazione dei pensieri e delle opinioni è uno dei diritti più preziosi della donna, poiché questa libertà assicura la legittimità dei padri verso i figli. Ogni Cittadina può dunque dire liberamente, io sono la madre di un figlio che vi appartiene, senza che un pregiudizio barbaro la obblighi a dissimulare la verità; salvo rispondere dell’abuso di questa libertà nei casi determinati dalla Legge.
Articolo XII La garanzia dei diritti della donna e della cittadina ha bisogno di un particolare sostegno; questa garanzia deve essere istituita a vantaggio di tutti, e non per l’utilità particolare di quelle alle quali è affidata.
Articolo XIII Per il mantenimento della forza pubblica, e per le spese dell’amministrazione, i contributi della donna e dell’uomo sono uguali; essa partecipa a tutte le incombenze, a tutti i lavori faticosi; deve dunque avere la sua parte nella distribuzione dei posti, degli impieghi, delle cariche delle dignità e dell’industria.
Articolo XIV Le Cittadine e i Cittadini hanno il diritto di costatare personalmente, o attraverso i loro rappresentanti, la necessità dell’imposta pubblica. Le Cittadine non possono aderirvi che a condizione di essere ammesse ad un’uguale divisione, non solo dei beni di fortuna, ma anche nell’amministrazione pubblica, e di determinare la quota, la base imponibile, la riscossione e la durata dell’imposta.
Articolo XV La massa delle donne, coalizzata nel pagamento delle imposte con quella degli uomini, ha il diritto di chiedere conto, ad ogni pubblico ufficiale, della sua amministrazione.
Articolo XVI Ogni società nella quale la garanzia dei diritti non sia assicurata, né la separazione dei poteri sia determinata, non ha alcuna costituzione; la costituzione è nulla, se la maggioranza degli individui che compongono la Nazione, non ha cooperato alla sua redazione.
Articolo XVII Le proprietà appartengono ai due sessi riuniti o separati; esse sono per ciascuno un diritto inviolabile e sacro; nessuno ne può essere privato come vero patrimonio della natura, se non quando la necessità pubblica, legalmente constatata, l’esiga in modo evidente, a condizione di una giusta e preliminare indennità.

*** ENGLISH

The Declaration of the rights of women and of the town (Déclaration des droits de la femme et de la citoyenne) is a French legal text, which requires the full assimilation of legal, political and social status of women, published in September 1791 by scrittriceOlympe de Gouges on the model Declaration of the Rights of Man and Citizen of 1789 proclaimed 26 August of the same year. First document to invoke the legal and juridical equality of women in relation to men , the Declaration of the rights of women and the town was published in order to be submitted to the Assemblée nationaleper be adopted.
The Declaration of Women’s Rights and the town is an imitation of the critical Declaration of the Rights of Man and Citizen, which lists the rights that are valid only for men, since women do not have the right to vote, access to institutions public, professional freedoms, rights of possession, etc. The author defends you , not without irony on considerations of male bias, the cause of women, writing that “Woman is born free and equal rights to man.” If you want, you can say that Olympe de Gouges criticized laRivoluzione French women to have forgotten in his project of freedom and equality.
DECLARATION OF THE RIGHTS OF WOMEN AND THE CITY
Man , are you capable of being right? She is a woman who poses the question, you do not deprive the least of this right. Tell me? Who gave you the supreme authority to oppress my sex? Your strength? Your wits? Watch the Creator in his wisdom; scroll nature in all its grandeur, of which you seem to want compare, and give me, if you dare, the example of this tyrannical power. Up to animals, consult the elements, study plants, finally throws a glance at all the modifications of organized matter, and make you the evidence when I offer you the means; look, investigate and distinguish, if you can , the sexes in ‘ administration of nature. Everywhere you will find them confusing, everywhere they cooperate in a harmonious whole in this immortal masterpiece. Only man has affastellato a principle of this exception. Bizarre, blind, bloated with science and degenerated, in this enlightened age and wisdom, most stupid ignorance, want to rule by a despot of sex which has received all the intellectual faculties; pretends to enjoy the Revolution, and claim his rights equality, to say nothing more.
Preamble
Mothers, daughters, sisters, representatives of the nation, ask to be able to be in the National Assembly. Believing that ignorance, forgetfulness or contempt of the rights of woman are the causes of public misfortunes and the corruption of governments, have resolved to set forth in a solemn declaration the natural, inalienable and sacred rights of woman, so that this declaration, constantly present to all members of the social body, remind them unceasingly of their rights and duties, so that the acts of the power of women and the power of those men may be compared at any moment with the purposes of all political institutions, to be met in order that citizens’ protests , now based on simple and incontestable principles, should contact always support the constitution , good morals, and the happiness of all. As a result, sex is superior in beauty that is in courage during the sufferings of maternity recognizes and declares, in the presence and under the auspices of the Supreme Being, the following rights of women and of the Town.
Article I The Woman is born free and has the same rights. Social distinctions may be founded only on the common utility.
Article II The aim of every political association is the preservation of the natural and imprescriptible rights of woman and man: these rights are liberty, property, security, and especially resistance to oppression.
Article III The principle of all sovereignty resides essentially in the nation, which is the meeting of man and woman: no body, no individual may exercise authority who is not expressly derived.
Article IV The freedom and justice consist in restoring all that belongs to others, so the exercise of the natural rights of the woman has no bounds perpetual male tyranny opposes them and these limits must be reformed by the laws of nature and of reason.
Article V The laws of nature and of reason prevent any action harmful to society: everything that is not prohibited by these laws, wise and divine, can not be prevented, and no one can be forced to do what they do not order you to do.
Article VI The law must be the expression of the general will , and all and male citizens must contribute either personally or through their representatives, in its formation , they must be the same for everyone: All citizens and all citizens, being equal in his eyes, should be equally eligible to all honors, place and public employment according to their ability, and without other distinction than that of their virtues and talents.
Article VII No woman is excluded, it is accused, arrested and detained in cases determined by law. Women like men, obey this rigorous law.
Article VIII The Law does not establish that custodial penalties and obviously necessary, and no one may be punished except by a law established and promulgated prior to the offense and legally applied to women.
Article IX All rigor is exercised by law for every woman pleaded guilty.
Article X No one should be persecuted for his opinions, even fundamental, the woman has the right to mount the scaffold, it must also have the right to get on the Forum, provided that her demonstrations do not disturb the public order established by law.
Article XI The free communication of thoughts and opinions is one of the most precious rights of woman, since this freedom ensures the legitimacy of the fathers to the children. Every citizen thus may say freely, I am the mother of a child that belongs to you, without a barbarous prejudice the obligations to conceal the truth, except the abuse of this liberty in the cases determined by law.
Article XII The guarantee of women’s rights and the town needs a special support, this guarantee must be instituted for the benefit of all, and not for the particular benefit of those to whom it is entrusted.
Article XIII For the maintenance of the public force and for the expenses of administration, the contributions of women and men are equal, it participates in all the tasks, in all drudgery; should therefore have its share in the distribution of places, in loans, the charges of dignity and industry.
Article XIV of the citizens have the right to ascertain personally or through their representatives, the necessity of the tax public. The Cities can not accede to that condition to be admitted to the equal division, not only of the goods of fortune, but also in public administration, and to determine the amount, the tax base, collection and duration of the tax.
Article XV The mass of women, coalesced to pay their taxes with that of men, has the right to demand accountability at every public official of his administration.
Article XVI Any society in which the guarantee of rights is not assured, nor the separation of powers is determined, has no constitution, the constitution is null, if the majority of the individuals in the nation, has not cooperated in drafting it.
Article XVII The properties belong to both sexes together or separate, they are each an inviolable and sacred right, no one may be deprived as the true heritage of nature, unless public necessity, legally ascertained, the demands clearly, on the condition of a just and prior indemnity.

Sede/Headquarter:
Milano – Italy
eMail

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