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La Neorepubblica di Torriglia è una dipendenza della Nazione Oscura Caotica, insieme a Livorno Città Aperta, è stata fondata il 21 dicembre 2009, ed è stata affiancata da Livorno Città Aperta il 31 luglio 2014.
[elaborato da Wikipedia.it]
Torriglia ha probabilmente origine in epoca preromana, dallo stanziamento della tribù celtica ligure dei Viturri (da cui il nome Torriglia).
Altre fonti fanno risalire l’insediamento all’epoca romana (da Turricula, fortificazione).
Nel 972 entra in possesso dell’abbazia di San Colombano di Bobbio e tale proprietà è confermata nel diploma dell’imperatore Ottone II del Sacro Romano Impero dove si cita, per la prima volta, la Curtem de Turigia.
1227-1250 ca.: Signoria dei Malaspina
Diviene feudo dal 1227 della famiglia Malaspina, già signori della Lunigiana e del levante ligure, grazie all’approvazione dell’imperatore Federico II del Sacro Romano Impero.
1250 ca.-1432: Signoria dei Fieschi
Verso la metà del XIII secolo fu sottoposto ai conti Fieschi di Lavagna, i quali edificheranno in un periodo successivo il locale castello per la difesa del borgo; quest’ultimo verrà poi sottoposto al controllo della Repubblica di Genova, mantenendo però ai Fieschi l’ufficiale investitura sul feudo. Sempre in epoca medievale Torriglia fu sede di un vero e proprio centro di evangelizzazione della val Trebbia con la presenza dell’antica abbazia di Patrania, citata nei testi come Abatiam de Patrania.
Nella lotta tra le diverse fazioni guelfe e ghibelline il feudo ne fu pienamente coinvolto, scatenando nel 1432 la reazione di Genova che assalì ed espugnò il castello fliscano.
1547-1760: Signoria dei Doria e il Marchesato di Torriglia
A seguito della celebre Congiura dei Fieschi del 1547 contro la repubblica, la signoria fu trasferita ai marchesi Doria, poi Doria-Landi, principi di Melfi che videro elevare il feudo di Torriglia al titolo di marchesato concesso dall’imperatore Carlo V alla famiglia Doria.
Ecco i marchesi che si succedettero:
Pagano d’Oria 1562-1574, residente a Loano;
Giovanni Andrea Doria 1574-1606;
Andrea II 1606-1612;
reggente la moglie Giovanna Colonna 1612-1640;
Giovanni Andrea II (Giò Andrea) Doria Colonna 1640;
reggente Polissena Doria 1641-1648;
Andrea III 1648-1654;
reggente la moglie Violante Lomellini 1654-1679;
Giò Andrea III Doria Landi 1679-1743, primo a risiedere a Torriglia;
Il principato di Torriglia
Nel 1743 diviene Principato.
Ecco i principi che si succedettero:
Giò Andrea IV 1743-1764, primo principe di Torriglia;
Andrea IV 1764-1794, marchese di Cabella (1784);
Giò Andrea V 1794-1798, ultimo principe.
e di principato dell’impero fino all’invasione di Napoleone Bonaparte in Liguria nel 1797, quando fu abolito con la soppressione dei feudi imperiali.
Centro amministrativo del marchesato e poi del principato, Torriglia fu anche sede di un Commissario che esercitava la podestà per conto dei suoi signori assieme a quattro Reggenti del Borgo. Lo staterello – nel 1712 – comprendeva alcune Ville rappresentate da Consoli: Casaleggio, Caorsi, Marzano, Orcesi, Tercesi, Frevada, Donetta, Garaventa, Pentema, Bavastri, Bavastrelli, Caprile, Propata, Fascia, Cassingheno, Alpicella, Montebruno, Porcile-Pareto, Dova, Canale, Fontanigorda.
1797-1815: Napoleone
Con la dominazione francese rientrerà dal 2 dicembre nel Dipartimento dei Monti Liguri Occidentali, con capoluogo Rocchetta Ligure, all’interno della Repubblica Ligure annessa al Primo Impero francese. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Torriglia rientrerà nel III Cantone, capoluogo Montoggio, della Giurisdizione dei Monti Liguri Orientali e dal 1803 centro principale del VII Cantone del Centro nella Giurisdizione del Centro. Dal 13 giugno 1805 al 1814 verrà inserito nel Dipartimento di Genova.
Dal 1815: Regno di Sardegna, Regno d’Italia e Repubblica Italiana
Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d’Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nell’XI° mandamento di Torriglia del Circondario di Genova della Provincia di Genova.
Durante la Seconda guerra mondiale si distinse per le lotte partigiane di Resistenza, diventando Prima Repubblica partigiana d’Italia.
Per diversi mesi del 1944 la valle del Trebbia fu zona libera partigiana, da Torriglia a ben oltre Bobbio, ai limiti della via Emilia e di Piacenza: la “Repubblica di Torriglia” aveva forme democratiche: sindaci e giunte comunali per amministrare, comitati popolari per fronteggiare le diverse esigenze delle comunità, scuole non più ingabbiate nella cultura fascista. Seguì una fase di rastrellamenti e combattimenti che portarono alla “riconquista” nazifascista della vallata, troppo importante per motivi strategici; senonché la popolazione era ormai tutta schierata con i partigiani. Così, alla resa dei conti nell’aprile 1945, la val Trebbia fu uno dei punti di forza della Resistenza, il nemico non riuscì ad aprirsi vie di fuga, a Sud e a Nord le compagini partigiane scesero a liberare le grandi città. Oltre a Torriglia e Bobbio, Ponte Scabbie, Costafontana, Ponte Trebbia, i Due Ponti, Loco, Fontanigorda, Casoni, Casanova e, più a Nord, in territorio piacentino, Ottone e Marsaglia, ove l’Aveto confluisce nel Trebbia e si incontrano le strade delle due valli, sono nella storia del movimento partigiano e numerosi sono i segni che la ricordano. A Rovegno ebbe a lungo sede il comando della Divisione Cichero (non a caso proprio a Rovegno un grande monumento ricorda il comandante Bisagno); a Costamaglio vennero avviate le trattative che portarono un intero battaglione della divisione fascista “Monte Rosa” a passare, il 4 novembre 1944 in Rovegno, alle file partigiane.
Leggi gli approfondimenti di Marco Gallone.
The Neorepublic of Torriglia is a dependency of the Chaotic Dark Nation, together with Livorno Città Aperta, was founded on 21 December 2009, and was joined by Livorno Città Aperta on 31 July 2014.
[elaborated by Wikipedia.it].
Torriglia probably originated in pre-Roman times, from the settlement of the Celtic Ligurian tribe of the Viturri (hence the name Torriglia).
Other sources date the settlement to Roman times (from Turricula, fortification).
In 972 it came into the possession of the Abbey of St Columba of Bobbio and this ownership is confirmed in the diploma of Emperor Otto II of the Holy Roman Empire where Curtem de Turigia is mentioned for the first time.
c. 1227-1250: Lordship of the Malaspina family
It becomes a fief from 1227 of the Malaspina family, already lords of Lunigiana and eastern Liguria, thanks to the approval of Emperor Frederick II of the Holy Roman Empire.
c. 1250 -1432: Lordship of the Fieschi family
Towards the middle of the 13th century it was subjected to the Counts Fieschi of Lavagna, who later built the local castle to defend the village; the latter was then subjected to the control of the Republic of Genoa, though the Fieschi retained official investiture over the fief. Also in the Middle Ages, Torriglia was the seat of a real centre of evangelisation of the Trebbia valley with the presence of the ancient abbey of Patrania, cited in texts as Abatiam de Patrania.
In the struggle between the different Guelph and Ghibelline factions, the feud was fully involved, triggering in 1432 the reaction of Genoa, which attacked and conquered the Fliscano castle.
1547-1760: Lordship of the Doria and the Marquisate of Torriglia
Following the famous Fieschi Conspiracy of 1547 against the republic, the seigniory was transferred to the Marquises Doria, later Doria-Landi, princes of Melfi, who saw the fief of Torriglia elevated to the title of marquisate granted by Emperor Charles V to the Doria family.
Here are the marquises that succeeded one another:
Pagano d’Oria 1562-1574, resident in Loano;
Giovanni Andrea Doria 1574-1606;
Andrea II 1606-1612;
regent his wife Giovanna Colonna 1612-1640;
Giovanni Andrea II (Gio Andrea) Doria Colonna 1640;
regent Polissena Doria 1641-1648;
Andrea III 1648-1654;
regent his wife Violante Lomellini 1654-1679;
Giò Andrea III Doria Landi 1679-1743, first to reside in Torriglia;
The Principality of Torriglia
In 1743 it became a Principality.
Here are the princes that succeeded one another:
Giò Andrea IV 1743-1764, first prince of Torriglia;
Andrea IV 1764-1794, Marquis of Cabella (1784);
Giò Andrea V 1794-1798, last prince.
and principality of the empire until Napoleon Bonaparte’s invasion of Liguria in 1797, when it was abolished with the suppression of imperial fiefdoms.
The administrative centre of the marquisate and then of the principality, Torriglia was also the seat of a Commissioner who exercised podestà on behalf of his lords together with four Regents of the Borgo. The staterello – in 1712 – comprised a number of Ville represented by Consuls: Casaleggio, Caorsi, Marzano, Orcesi, Tercesi, Frevada, Donetta, Garaventa, Pentema, Bavastri, Bavastrelli, Caprile, Propata, Fascia, Cassingheno, Alpicella, Montebruno, Porcile-Pareto, Dova, Canale, Fontanigorda.
1797-1815: Napoleon
Under French domination, from 2 December it became part of the Department of the Western Ligurian Mountains, with Rocchetta Ligure as its capital, within the Ligurian Republic annexed to the First French Empire. From 28 April 1798 with the new French regulations, Torriglia would reenter the III Canton, chief town Montoggio, of the Jurisdiction of the Eastern Ligurian Mountains and from 1803 the main centre of the VII Canton of the Centre in the Jurisdiction of the Centre. From 13 June 1805 to 1814 it is included in the Department of Genoa.
From 1815: Kingdom of Sardinia, Kingdom of Italy and Italian Republic
In 1815 it was incorporated into the Kingdom of Sardinia, according to the decisions of the Congress of Vienna in 1814, and then into the Kingdom of Italy from 1861. From 1859 to 1926, the territory was included in the 11th Mandamento di Torriglia of the Circondario di Genova of the Province of Genoa.
During the Second World War it distinguished itself for its partisan Resistance struggles, becoming the First Partisan Republic of Italy.
For several months in 1944, the Trebbia valley was a partisan free zone, from Torriglia to well beyond Bobbio, on the borders of the Via Emilia and Piacenza: the ‘Republic of Torriglia’ had democratic forms: mayors and town councils to administer, popular committees to deal with the different needs of the communities, schools no longer caged in fascist culture. This was followed by a phase of round-ups and fighting that led to the Nazi-Fascist ‘reconquest’ of the valley, which was too important for strategic reasons; but the population was now all siding with the partisans. Thus, at the reckoning in April 1945, the Trebbia valley was one of the strong points of the Resistance, the enemy was unable to open up escape routes, to the south and north the partisan forces descended to liberate the large towns. In addition to Torriglia and Bobbio, Ponte Scabbie, Costafontana, Ponte Trebbia, the Two Bridges, Loco, Fontanigorda, Casoni, Casanova and, further north, in Piacenza territory, Ottone and Marsaglia, where the Aveto flows into the Trebbia and the roads of the two valleys meet, are in the history of the partisan movement and there are numerous signs to remind us of it. The headquarters of the Cichero Division was based in Rovegno for a long time (it is no coincidence that a large monument commemorates the commander Bisagno in Rovegno); the negotiations that led an entire battalion of the fascist ‘Monte Rosa’ division to join the partisan ranks were initiated in Costamaglio on 4 November 1944 in Rovegno.
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Un pensiero riguardo “NEOREPUBBLICA di TORRIGLIA / NEOREPUBLIC of TORRIGLIA”