Comunicati

i russi lanciano una superbomba, ma l’avanzata arresta


Mentre continua l’assedio russo a Bakhmut, una nuova minaccia si abbatte sull’Ucraina: la UPAB-1500B, bomba planante dal peso di 1,5 tonnellate progettata per colpire obiettivi altamente protetti a una distanza fino a 40 km grazie ai suoi 1.010 kg di esplosivo ad alto potenziale. L’ordigno è stato usato qualche settimana fa nella regione di Chernihiv.

Intanto ci sono segni di crisi in entrambi gli schieramenti a Bakhmut: mentre l’assedio continua, i soldati ucraini impegnati nella più lunga e sanguinosa battaglia dell’invasione denunciano di non ricevere sostegno sufficiente. Dall’altra parte del fronte, ritirarsi da Bakhmut non è un’opzione per i mercenari Wagner: l’intero fronte crollerebbe, secondo il capo del gruppo Yevgeny Prigozhin, che è tornato a lamentarsi del ministero della Difesa russo che non fornirebbe al gruppo altre munizioni e detenuti da mandare al fronte.

Comunicati

La Russia schiera i missili ipersonici Tsirkon nel Mediterraneo


La Russia schiera i missili ipersonici Tsirkon nel Mediterraneo e alza la tensione con l’Europa. Vladimir Putin ha spiegato che le testate saranno montate sulla fregata russa Ammiraglio Gorshkov, partita oggi per una missione nell’Atlantico, nell’Oceano Indiano e nel Mediterraneo, non hanno pari al mondo e si è detto fiducioso che tali armi aiuteranno a proteggere la Russia da possibili minacce e ad assicurare gli interessi nazionali del Paese.

Commentari · Comunicati

Putin prepara l’offensiva?


Il presidente russo Putin ha trascorso l’intera giornata di venerdì al quartier generale della cosiddetta “Operazione militare speciale”. La visita segue gli allarmi delle autorità militari ucraine, secondo cui Mosca starebbe preparando una nuova offensiva, dopo la serie di sconfitte subite nei mesi scorsi, che hanno costretto le sue forze a ritirarsi da molte aree, in particolare dalla città di Kherson. Il generale Valerij Zaluzhnyi, sostiene che il Cremlino potrebbe attaccare all’inizio del nuovo anno, grazie ai 200 mila soldati mandati al fronte dopo la mobilitazione parziale decisa da Putin.

Intanto domani Putin ha in programma una visita a Minsk, dove incontrerà il suo fedele alleato, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko.

Comunicati

Incontro Macron-Putin: “Cessate il fuoco”. “Kiev non è seria”


In un colloquio telefonico durato più di due ore, il presidente russo Putin, che il 9 in occasione della parata per la vittoria sul nazismo potrebbe dichiarare formalmente guerra all’Ucraina, ha detto all’omologo francese Macron che Kiev non è seria nei negoziati, ma ha ribadito che la Russia resta aperta al dialogo. Il capo dell’Eliseo disponibile a lavorare per una soluzione negoziata che consenta la pace e il pieno rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina.

Comunicati

La Russia chiede solo la neutralità e negoziati successivi per il Donbass


Oggi si svolgono i negoziati tra Russia e Ucraina a Istanbul per il quarto round di colloqui di pace. Le concessioni da parte della Russia arrivano in un momento in cui l’offensiva di terra, lanciata un mese fa, è in una fase di stallo grazie alla resistenza dell’Ucraina. Dalla bozza resta fuori uno dei punti più critici per l’Ucraina ovvero la rivendicazione delle regioni separatiste filorusse del Donbass e di Donetsk (che dovrebbe rimanere per un successivo colloquio tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello russo Vladimir Putin). Inoltre la Russia non chiede più che l’Ucraina venga “denazificata” ed è pronta a lasciare che Kiev aderisca all’Ue a patto che rimanga militarmente neutrale.

Comunicati

Ucraina: ucciso da un cecchino il generale russo Andrey Sukhovetsky, e giustiziato un negoziatore


Grave perdita per la Russia nel conflitto contro l’Ucraina: è stato infatti ucciso uno dei più alti generali russi, Andrey Sukhovetsky, nella regione di Krasnodar, nella Russia meridionale, la morte sarebbe stata causata da un cecchino che ha scagliato il colpo da 1.500 metri di distanza. Il generale, 47 anni, aveva preso parte alla campagna russa in Siria.

Nelle stesse ore, ancora da confermare, è segnalata l’uccisione da parte ucraina di, banchiere e membro della delegazione ucraina che ha partecipato al primo round di colloqui, era accusato di aver divulgato informazioni a Mosca.

Commentari · Comunicati

Esplosione in centro a Donetsk


Un’esplosione si è verificata nel centro della città di Donetsk, vicino al palazzo del governo dei separatisti filo-russi. Non ci sarebbe alcuna vittima. Il presidente russo Putin ha denunciato un deterioramento della situazione nel Donbass, invitando alla costruzione di rifugi per gli sfollati che stanno lasciando l’area, con lunghe code di auto.

Il conflitto per l’Ucraina è già iniziato, è parte del negoziato. La Russia e l’Ucraina stanno mettendo in atto un’operazione in cui non esiste cesura fra guerra, politica e diplomazia.

Comunicati

Ucraina: Putin a Macron: “La Nato è tutt’altro che pacifica”


Il presidente francese, Emmanuel Macron, a Kiev per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky, ha affermato di aver ottenuto ieri sera nel colloquio con Vladimir Putin l’assicurazione di essere disposto a fare di tutto per trovare compromessi ed evitare un’escalation militare nel conflitto alla frontiera con l’Ucraina. Il capo del Cremlino, ha aggiunto che la Nato “è tutt’altro che un’organizzazione pacifica”. I colloqui tra i due leader sono durati oltre cinque ore.

Comunicati

Taiwan teme invasione della Cina


Dopo l’incursione di 38 jet militari della Cina nello spazio aerei di Taiwan, oggi il Ministro della Difesa Chiu di Taiwan Pechino ha già le capacità adesso, ma non inizierà facilmente una guerra. La Cina rivendica Taipei come parte “inalienabile” del suo territorio promettendo la riunificazione anche con l’uso della forza. Il governo di Taiwan, al contrario, afferma che l’isola è già una nazione sovrana senza bisogno di dichiarare l’indipendenza.

Comunicati

A Gaza più di 100 morti, pronta l’invasione di Israele


I razzi lanciati dai territori palestinesi sono più di un migliaio, quasi tutti intercettati dal sistema di difesa Iron Drone. Israele ha risposto con centinaia di attacchi aerei e Netanyahu esclude il cessate il fuoco. Strage in un villaggio della Striscia. Oltre 100i morti dall’inizio degli scontri.

Israele ha richiamato altri 9mila riservisti, con il totale che sale così a 16mila, e sono state bloccate tutte le licenze. SI prepara l’invasione via Terra nella Striscia di Gaza.

Comunicati

I patti tra Armenia e Azerbaigian


L’ostilità tra Azerbaigian e Armenia, iniziata alla fine di settembre nella regione contesa del Nagorno e costata migliaia di morti, è cessata la scorsa settimana nell’ambito di un accordo mediato dalla Russia che vede Mosca schierare forze di pace nella regione e richiede che l’Armenia ceda circa il 15-20% del territorio del Nagorno-Karabakh conquistato dall’Azerbaigian, inclusa la storica città di Shusha.

Commentari

Scontri aerei tra Azerbaijan Armenia: almeno 23 morti


Escalation di violenza nel Caucaso tra le forze azere e quelle dei separatisti della regione Nagorno-Karabakh: Armenia e Azerbaigian sull’orlo della guerra. L’Armenia accusa l’Azerbaigian di avere lanciato attacchi aerei e con artiglieria nell’ambito di una “aggressione pre-pianificata” e sostiene di avere abbattuto elicotteri e distrutto tank. L’Azerbaigian, dal canto suo, sostiene di avere subito un bombardamento e che la sua sia stata una controffensiva, negando la distruzione di suoi carri armati. Sia il presidente azero, Ilham Aliyev, sia il premier armeno, Nikol Pashinyan, hanno ordinato l’imposizione della legge marziale.

Comunicati

Si torna alla normalità: attacchi aerei a Misurata, in Libia


Il Covid-19 è in recessione nel mondo e in alcune parti si torna alla normalità: in Libia, per esempio, stanotte c’è stata una nuova escalation di guerra. Poco prima di mezzanotte un grosso incendio è divampato presso l’accademia dell’aeronautica a Misurata. Secondo alcune fonti ci sarebbero state delle forti esplosioni. I media locali riferiscono di una serie di raid condotti dalle forze aeree del generale Khalifa Haftar contro alcuni depositi di munizioni del governo di Tripoli.

Commentari · Comunicati

In Siria un attacco in più del solito


Trump dà il via libera, partito lʼattacco contro la Siria: una pioggia di missili si è abbattuta contro Damasco e altri obiettivi sensibili. Blitz militare condotto assieme in accordo con Emmanuel Macron (Francia) e Theresa May (Gran Bretagna). Usati sia missili Tomahawk che jet militari. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha definito l’attacco “un atto di aggressione” contro un Paese che sta combattendo il terrorismo sul suo territorio. Per Putin, inoltre, l’intervento senza un mandato del Consiglio di sicurezza dell’Onu è una violazione del diritto internazionale.

Comunicati

Schermaglie nei cieli tra Israele e Iran


Un F16 israeliano che stava dando la caccia a un drone iraniano, è stato abbattuto dai sistemi di difesa siriani, precipitando nei pressi del villaggio israeliano di Harduf e facendo scattare i sistemi di allarme nel Golan occupato. I caccia israeliani avevano intercettato un drone iraniano lanciato dalla Siria che, secondo Israele, si trovava nello spazio aereo israeliano e come controrisposta hanno colpito obiettivi nella zona di Tadmor. Accuse respinte da Teheran, dalla Russia e da Hezbollah, che, in una dichiarazione congiunta, negano la violazione dello spazio aereo e accusano Israele di aver mentito per giustificare gli attacchi di risposta in Siria, e promettono una “risposta dura e ferma a ogni nuova aggressione”.

Comunicati

Yemen, raid saudita contro governo autoproclamato: almeno 155 morti e 500 feriti


L’attacco aereo è avvenuto a Sanaa, l’obiettivo era colpire la cerimonia funebre del padre di Jalal al Ruwishan, ministro dell’Interno dell’autoproclamato governo sciita degli Houthi. La guerra civile contrappone dal marzo del 2015 la fazione vicina all’Iran al governo riconosciuto internazionalmente sostenuto da Riad.
Tra i morti c’è anche il sindaco di Sana’a, Abdul Qader Hilal. Mentre non si conosce ancora la sorte del generale Jalal al Ruwishan, nuovo ministro dell’Interno e figlio del precedente ministro.

Commentari · Comunicati

Nell’inferno di Aleppo


Ad Aleppo la popolazione agonizza sotto i bombardamenti dell’ultima settimana che stanno riducendo la città allo stremo: “Siamo intrappolati in casa, non c’è via di fuga e non possiamo muoverci. Sta iniziando a mancare tutto, e da quattro giorni non c’è più acqua”. Il grido di dolore proviene dallo staff siriano di Gvc, l’unica associazione italiana presente nella città mediorientale straziata dalla guerra civile: qui, fra mille difficoltà, una squadra di cinque volontari che ne coordinano altre decine fanno formazione rivolta agli insegnanti, oltre a intervenire nella riparazione dei pozzi d’acqua e a fornire taniche e cisterne.

Condizioni estreme, aggravate dalla mancanza di cibo e di acqua, che portano a problemi del sonno e a sofferenze psicologiche di varia natura e gravità”. Il quadro apocalittico di una città da due milioni di abitanti dove si affrontano quattro fazioni armate – le truppe governative, le milizie di Al Nusra, di Free Syrian Army e dell’Isis – negli ultimi giorni si è ulteriormente aggravato: “Aleppo è circondata ed è diventata una trappola mortale per la popolazione civile sotto assedio – aggiungono i responsabili di Gvc -. I nostri colleghi ci raccontano che non possono muoversi nelle aree ad ovest dove sono sempre andati, come ad Al Hamadaniah, dove risiede il maggior numero di rifugiati interni, a causa dei colpi e del fumo dei pneumatici bruciati per nascondere gli obiettivi. Non ci sono carne, frutta né carburante. I prezzi di quel poco che c’è sono alle stelle”.

Commentari · Comunicati

L’Iran si sta ritirando dalla Siria?


l’Iran avrebbe iniziato il ritiro di vari contingenti delle Guardie rivoluzionarie, da tempo schierate sul suolo siriano al fianco del regime. Il motivo citato sarebbe la conta dei danni subiti, che sta cominciando a diventare piuttosto corposa, con perdite sul campo di diversi combattenti e soprattutto con la morte di un alto numero di comandanti di vario ordine e grado fino ad arrivare all’uccisione, il 9 ottobre, del capo delle intere operazioni in Siria, Hossein Hamedani, generale che per quanto riguarda le attività sul territorio siriano era secondo soltanto a Qassem Suleimani.

Commentari

Curdistan: yazidi e peshmerga attaccano l’Is a Sinjar


Partita l’offensiva contro l’Is per riconquistare Sinjar nel nord dell’Iraq. Migliaia di soldati curdi peshmerga e miliziani yazidi sono impegnati nell’offensiva sulla città, da un anno in mano ai jihadisti.
Sinjar e’ un luogo simbolo: abitata dalla minoranza yazida e conquistata dall’Isis il 3 agosto del 2014, la citta’, che si trova nella zona curda irachena, sorge lungo una strategica via di collegamento tra Mosul, roccaforte dell’Isis in Iraq, e Raqqa, la capitale del Califfato in Siria

Commentari · Comunicati

Corea del Nord, Kim Jong-un dichiara lo stato di guerra contro la Corea del Sud


Il capo supremo della Corea del Nord Kim Jong-un ha ordinato ai suoi generali di mobilitare le forze armate e di prepararsi a entrare in “quasi stato di guerra”, posizionandosi nelle aree di prima linea con la Corea del Sud. La decisione del capo supremo del regime nordcoreano è arrivata a seguito di un intenso scambio di colpi di artiglieria pesante verificatosi ieri sul confine occidentale. Dura la replica del ministro della Difesa di Seoul: “Risponderemo con forza a qualunque tipo di attacco e la Corea del Nord dovrà assumersi tutta la responsabilità per questo tipo di azioni di rappresaglia”.

Comunicati · gazzetta ufficiale · Governo Oscuro

*** Bombe sulla Libia? No, grazie


NAZIONE OSCVRA CAOTICA
GOVERNO OSCVRO
QVESITO XXII

giorno 1 ventoso 134

*Siete favorevoli a un intervento armato in Libia?

Il Governo Oscuro ha votato così:

Qvesito 22
Qvesito 22

Commento: il Governo Oscuro respinge l’intervento armato in Libia.
Il Governo Oscuro ancora una volta ha dimostrato cautela, si registrano infatti delle posizioni opposte proprio grazie alla volontà di capire il fenomeno. Chi è contro comprende che l’ennesimo bombardamento alla Libia non poterebbe a nulla di positivo, se non a un peggioramento delle condizioni politiche e sociali della Libia, chi è a favore mette in primo piano i diritti civili e il pericolo da mesi da noi segnalato dello Stato Islamico.
Il Presidente ci tiene a precisare che la sua NON è una posizione pacifista. Infatti essere pacifisti “a priori” sarebbe un pre-giudizio di tipo dogmatico. Per il Presidente la guerra è necessaria se è di difesa o di attacco ai poteri che limitano o annullano la propria libertà e i propri diritti civili. Specifico “propri” perché queste offensive non riguardano la difesa della libertà altrui, a meno che non si tratti di solidarietà e supporto (perchè è evidente che una guerra di “liberazione”, come è concepita oggi, ha come risultato un’influenza politica, militare ed economica, ovvero il post-colonialismo).
Questo modo di vedere ha fatto sì che per il momento il Presidente (e il Governo Oscuro) abbia sempre votato contro le guerra. Il Pacifismo per noi è quindi una conseguenza, non una premessa. Il Governo Oscuro è pacifista per deduzione, non per presa di posizione.
Il Governo Oscuro ha votato contro l’intervento in Libia ora e contro Gheddafi e contro l’intervento in Siria. Quando ancora non era stato fondato (prima del 2004) il futuro Presidente si schierò contro le guerra in Irak e persino (con qualche riserva) contro quella in Afghanistan.
La guerra contro il regime Talebano in Afghanistan, un regime estremista che appoggiava il terrorismo e che rappresentava il Governo di una Nazione riconosciuta dall’Onu, era probabilemnte l’unica che poteva essere appoggiata da noi (il futuro Presidente all’epoca non la appoggiò perché considerò il fatto che gli Stati Uniti utilizzassero la guerra anche in funzione antirussa, compromettendo così le vere ragioni declamate).
In questo caso, contro le armate ISIS in Libia, esistono due governi libici (uno islamico a Tripoli e uno laico a Tobruk, riconosciuto dall’Onu), e l’ISIS è soltanto una minaccia terrorista che NON controlla lo stato, quindi la situazione è nettamente diversa.

Comunicati

Ucraina: Separatisti aprono un nuovo fronte a Mariupol


I separatisti pro-Russia hanno lanciato un’offensiva sul porto di Mariupol, terzo fronte dopo la Crimea e Donetsk. Il lancio di missili Grad ha provocato almeno 30 morti e 93 feriti in un mercato locale. Il ministero della Difesa della Repubblica filorussa di Donetsk riferisce di reparti di miliziani separatisti entrati nella periferia di Mariupol.
Mariupol, nonostante non sia a maggioranza russa, è un ponte di unione strategico che mette in comunicazione proprio la repubblica di Donetsk con la Crimea, ormai dichiarata territorio russo.
La strage rischia di far saltare la strategia di de-escalation dell’Unione europea, fino ad oggi ancora divisa tra chi vuole mettere finire alle sanzioni e chi vuole invece aumentare la pressione su Mosca finché non smetterà di sostenere i separatisti.
Il rappresentante della politica estera Ue Federica Mogherini sostiene che questa ulteriore escalation del conflitto ha conseguenze tragiche per la popolazione che già soffre da tempo e potrebbe inevitabilmente portare ad un ulteriore deterioramento delle relazioni Ue-Russia.
Il Paese che detiene la presidenza di turno dell’Ue, la Lettonia, rilancia l’ipotesi di nuove sanzioni contro Mosca.

Commentari

FLUSH.ART log Zero: pillole di arte de/genere


Flush.Art log è un “giornale di bordo” mensile, un articolo che uscirà ogni 17 del mese (compatibilmente con articoli più urgenti), che prende vita a partire da Flush.Art, zine irriverente e scioccante che esce una-due volte all’anno dopo avvenimenti di importanza mondiale. Flush.Art (che parodizza le riviste Flash Art e l’ex Flesh Art) a sua volta è la continuazione della zine cartacea Miroir du Gourmet.
Il sottotitolo sia di Flush.art che di Miroir du Gourmet è “arte e morte contemporanea“, perché hanno riguardato e riguardano da vicino la morte violenta e alcune forme “de/generate” di arte, la cloaca del mondo, quindi le nefandezze sia dell’uomo, la guerra, la tortura, lo sterminio, sia della natura, i mostri, i deformi, gli aborti, viste con l’occhio di un artista “de/genere”.
Miroir du Gourmet (Lo specchio del bongustaio) è diventato poi Flush Art (l’arte dello sciacquone), per rimarcare il senso più artistico che giornalistico del progetto.
Il log si discosterà da alcune tematiche più forti, concentrandosi più sul lato artistico, l’arte visiva, la poesia, la fotografia e i video.
Questo numero 0 (che esce il 17 novembre alle 17.17) è la rassegna di ciò che è uscito prima, dal 2001 a oggi.

Al momento (dal 2012) sono usciti 3 numeri di Flush.Art, scaricabili gratuitamente in pdf: Flush.art N.1 I mortacci sono vostri
(febbraio 2012)

Flush.Art N. 1 (febbraio 2012)
Flush.Art n. 1 (febbraio 2012)

VISITA LA PAGINA DI FLUSH-ART

Flush.art N.2 Dio è un vecchio bavoso
(febbraio 2013)

Flush.Art N. 2 (febbraio 2013)
Flush.Art n. 2 (febbraio 2013)

Flush.art N.3 Civili di merda
(luglio 2014)

Flush.art 3
Flush.art 3 (luglio 2014)

Di Miroir du Gormet sono usciti 7 numeri (dal 2001 al 2005), acquistabili online fino a esaurimento scorte:

N.1 difesa di Stato (luglio 2001)

Miroir du Gourmet 1: difesa di Stato
Miroir du Gourmet 1: difesa di Stato (luglio 2001)

N.2 abbiamo pazientato 50 anni, ora basta! (settembre 2001)
Miroir du Gourmet 2: abbiamo pazientato 50 anni: ora basta!
Miroir du Gourmet 2: abbiamo pazientato 50 anni: ora basta! (settembre 2001)

N.3 ora è un superuomo! (giugno 2002)
Miroir du Gourmet 3: ora è un superuomo!
Miroir du Gourmet 3: ora è un superuomo! (giugno 2002)

N.4 guerra è bello! (marzo 2003)
Miroir du Gourmet 4: guerra è bello
Miroir du Gourmet 4: guerra è bello (marzo 2003)

N.5 real Madrid (marzo 2004)
Miroir du Gourmet 5: real Madrid
Miroir du Gourmet 5: real Madrid (marzo 2004)

N.6 amo guardare come muoiono i bambini (settembre 2004)
Miroir du Gourmet 6: amo guardare come muoiono i bambini
Miroir du Gourmet 6: amo guardare come muoiono i bambini (settembre 2004)

N.7 Santa Pietra! (aprile 2005)
Miroir du Gourmet 7: Santa Pietra!
Miroir du Gourmet 7: Santa Pietra! (aprile 2005)

VISITA LA PAGINA DI MIROIR DU GOURMET

Beglosty
(saluto ufficiale della Nazione Oscura caotica)

Commentari

Il reality show dell’Isis figlio dell’Occidente


E’ con raccapricciante orrore che denunciamo la barbarie raggiunta dalla perfetta fusione del male di Oriente e Occidente: il terrorismo jihadista si somma alla sete di vendetta di un Occidentale convertitosi all’Islam, che si esprime con gli stilemi tipici dell’Occidente, un macabro reality show.

La prima puntata del reality Show è anadta in onda il 20 agosto 2014.
Titolo dell’episodio: A Message to America.
Durata episodio: 4m 40s
Interpreti: James Foley, il boia di origini inglesi, Steven Joel Sotloff.
Trama: Il video mostra le immagini della decapitazione di James Foley, giornalista 40enne freelance di Boston che era stato rapito nel gennaio del 2013 in Siria. Il condannato, in divisa arancione che richiama i detenuti di Guantanamo parla contro la guerra in Iraq, mentre il suo boia in inglese si rivolge direttamente al presidente americano Obama e lo invita a rinunciare ad ogni forma di aggressione contro di loro sottolineando che ogni nuovo attacco riceverà in risposta un nuovo bagno di sangue. Successivamente il terrorista inizia la decapitazione con un coltello, tagliando energicamente il collo di James. Nelle immagini successive, Foley appare decapitato e la sua testa è poggiata sul suo corpo riverso a terra
Il boia è incappucciato, parla un inglese fluente e ben scandito e si muove con sicurezza nell’inquadratura.
Alla fine si presenta un nuovo condannato, Steve Sotloff, il reporter rapito in Siria nel 2013.

Seconda Puntata
Giorno dell’andata in onda: 2 settembre 2014
Titolo dell’episodio: A Second Message to America
Durata: 2m 46s
Interpreti: Steve Joel Sotloff, il boia di origini inglesi, David Cawthorne Haines.
Trama: Il condannato Steve Sotloff appare in ginocchio e indossa una tuta arancione, sullo sfondo il deserto siriano e il rumore del vento, molto forte. Il boia, con una tuta nera e il volto coperto da un cappuccio, ha un coltello in mano, simile a quello usato per l’altro giornalista Usa, e sotto il braccio una pistola. Si rivolge direttamente alla telecamera e, con lo stesso accento inglese dell’assassino di Foley, dice: «Obama, sono tornato per la tua arrogante politica estera contro l’Isis.»
Poi è lo stesso Sotloff a parlare: «Sono certo che tu sappia chi io sia e perché compaio in questo video. Obama, la tua politica estera di intervento in Iraq era mirata a proteggere gli interessi e le vite degli americani. E allora perché sono io che pago il prezzo della tua interferenza con la mia vita?» Quindi il boia copre la bocca del reporter con una mano e con l’altra lo uccide. Nello stesso video i jihadisti minacciano di uccidere nella puntata successiva l’ostaggio britannico David Haines.

Noi speriamo che la produzione di questa follia sia interrotta al più presto, ma è evidente che il target del serial televisivo mondiale sono gli Occidentali, da persuadere e reclutare per questa ennesima crociata di morte ispirata a un Dio.

Comunicati · gazzetta ufficiale · Governo Oscuro

*** La Nazione Oscura condanna gli attacchi di Israele alla Palestina


NAZIONE OSCVRA CAOTICA
GOVERNO OSCVRO
QVESITO XVIII

giorno 17 termidoro 133

*Condannate l’intervento armato di Israele a Gaza nei confronti della Palestina?

Il Governo Oscuro ha votato così:

Qvesito 18
Qvesito 18

Commento: il Governo Oscuro approva la condanna degli attacchi di Israele contro la Palestina sulla Striscia di Gaza.
Nonostante alcune assenze visto il periodo di ferie/vacanze, il governo non ha dubbi sugli effetti deleteri di questi attacchi, nonostante l’onestà intellettuale del Governo Oscuro si renda conto delle difficoltà che pone Hamas per la popolazione israeliana (nonostante il risultato scontato, questo si evince dalle 2 astensioni precauzionali). Ma il risultato non può che essere la condanna di una nuova guerra Israeliano-Palestinese.

arte · Comunicati · Flush.Art · immagini

Esce Flush.art 3, Arte e morte contemporanea


Esce il terzo numero di Flush-art – Arte e morte contemporanea,
l’irriverente e scioccante appuntamento con la morte in diretta mediatica con il mondo.
Scarica gratuitamente solo se sei maggiorenne e non impressionabile.

Vedi/scarica Flush.art_3.

Flush.art 3
Flush.art 3

Vedi/scarica gli arretrati.
Vedi/scarica/acquista tutte le pubblicazioni di Arte Orrenda-Nasty Art.

Commentari · Comunicati

Disastro mondiale: non in Brasile, ma in Palestina


Bombardamenti israeliani su Gaza, 9-7-2014
Bombardamenti israeliani su Gaza, 9-7-2014
I media mondiali mostrano le lacrime di un Paese, il Brasile, che ai campionati mondiali di calcio ha perso in casa per 7-1 contro la Germania.
Nel frattempo non si è vista una lacrima dai 35 morti e 300 feriti degli attacchi di Israele a Gaza, offensiva sulla zona da parte di Tel Aviv, che punta a stanare Hamas. L’aviazione israeliana ha attaccato con oltre 160 raid aerei contro la Striscia al lancio di razzi dai Territori occupati. Tra le vittime, a Gaza, anche bambini.
Sull’area metropolitana di Tel Aviv nella mattinata sono stati intercettati dall’Iron Dome cinque razzi partiti dalla Striscia. I proiettili lanciati da Gaza sono stati indirizzati in 20 differenti località di Israele, compresa la zona centrale del Paese. Le sirene sono risuonate a Tel Aviv, Modin, Rishon Letzion, Ashdod, Ashkelon, Rehovot, ma anche nel sud del paese. La polizia ha invitato i cittadini a essere sempre vicini ai rifugi.

Comunicati

Iraq, una nuova guerra


I ribelli jihadisti dell’Isis (Stato Islamico dell’Iraq e del Levante) hanno rivolto un appello ai loro sostenitori per unirsi alla battaglia e marciare verso Baghdad. Il portavoce dell’Isis, Abu Mohammed Al-Adnani, esorta gli insorti a marciare verso la capitale e critica il premier iracheno Nouri Al-Maliki. I Jihadisti hanno già occupato due distretti della provincia di Diyala.
Il presidente americano Obama ha dichiarato che saranno presi provvedimenti a breve termine.

Commentari

Putin: “spero di [non] usare la forza”


Ancora morti e feritinel corso di scontri armati tra le forze di polizia ucraine e quelle dei filorussi scoppiati a Mariupol, nella regione ucraina orientale di Donetsk.
Putin: “Spero tanto di non dover usare il diritto, concessomi dal Parlamento, di impiegare la forza in Ucraina, e che la situazione possa essere risolta con mezzi politico-diplomatici”

Comunicati · gazzetta ufficiale · Governo Oscuro

*** Guerra alla Siria? No alla colonizzazione Usa


NEOREPVBBLICA DI TORRIGLIA
GOVERNO OSCVRO
QVESITO XI

giorno 12 fruttidoro 132

* Siete favorevoli all’intervento armato in Siria degli Stati Uniti d’America?

Il Governo Oscuro ha votato così:

Sfiducia all'azione contro la Siria
Sfiducia all’azione contro la Siria

commento: I cittadini della Neorepubblica e il Governo Oscuro, nonostante sia consapevole che la Siria abbia e stia utilizzando armi non convenzionali chimiche, probabilmente gas nervini, è indignata del fatto che la comunità internazionale accetti la parola degli Stati Uniti sull’esistenza delle prove del loro utilizzo, aggravato dal precedente comportamento degli Usa nei confronti dell’Iraq, nel quale produsse false prove di utilizzo di energia atomica a scopo bellico da parte di Saddam Hussein. Inoltre è consapevole che la guerra in Siria sia una ghiotta occasione per gli Stati Uniti di costruire basi in un punto strategico, a protezione soprattutto di Israele (Lo sforzo per la protezione di Israele, legittimo, dovrebbe essere proporzionale allo sforzo della creazione di una stato nazionale unitario per la Palestina, anch’esso legittimo).
Come testimonia una parte dei voti, la Neorepubblica pur essendo massicciamente contro l’intervento armato, approverebbe una risoluzione Usa per non abbandonare i civili al brutale massacro del governo di Bashar al-Assad.

Commentari

Siria col nervino e il mondo coi nervi tesi


Dopo le accuse al governo della Siria di aver utilizzato armi al gas nervino contro i ribelli (e i civili), il mondo reagisce e aver causato un massacro di circa un migliaio di morti.
L’Onu esprime forte preoccupazione e chiede chiarezza. Gli Stati Uniti hanno fatto entrare una propria flotta nel Mediterraneo e il Pentagono si dice pronto alll’intervento, anche se il presidente Barack Obama ha respinto la possibilità di un intervento senza mandato Onu. Il ministro degli Esteri siriano Walid al-Muallem, che nella notte tra sabato e domenica ha parlato al telefono con il segretario di stato americano John Kerry, ha affermato che Damasco consentirà ad un team delle Nazioni unite l’accesso al sito del presunto attacco chimico.
L’Europa è divisa tra la soluzione militare e quella pacifica, la Russia appoggia l’indagine in Siria, ma esclude intervento al di fuori del mandato Onu. L’iran minaccia la ritorsione.

Commentari

La Corea del Nord in stato di guerra con la Corea del Sud


La Corea del Nord ha annunciato di essere in “stato di guerra” con la Corea del Sud e dichiara che ogni questione tra i due Paesi sarà d’ora in poi trattata su questa base. L’annuncio è stato dato tramite una dichiarazione congiunta del governo, del Partito comunista e di tutte le istituzioni di Pyongyang.
La “decisione i Kim Jong-un è un ultimatum alle “forze ostili e una decisione definitiva per la giustizia”. In attesa dell’ordine di attacco del leader supremo, si dà per certa “una rappresaglia senza pietà in caso di atti di provocazione” da parte degli Stati Uniti o della Corea del Sud.
Ricordiamo che la Cina appoggia ancora il regime nordcoreano. Per quanto il odioso sia il regime nordcoreano, non so come chiamare le operazioni militari statunitensi (compreso l’invio di due bombardieri) se non “provocazioni”. Forse Washington ha bisogno di una nuova guerra per la flessione di consensi?

Commentari

Di Mali in peggio


Da circa tre settimane la Francia ha intrapreso una guerra nel territorio del Mali contro i fondamentalisti islamici locali. Roccaforte degli integralisti sarebbero le città di Kidal e Tessalit, nel nord del Paese, verso l’Algeria.
I bombardamenti stanno continuando e coinvolgono, come sempre quando si tratta di bombardamenti aerei, anche la popolazione civile. Per questo noi disconosciamo in generale questo tipo di attacco.
Al momento la Francia (che evidentemente considera il Mali ancora una propria colonia), non ha direttamente chiesto aiuto dell’Europa o della Nato, per questo noi non ci siamo pronunciati ufficialmente e lo faremo solo se ciò dovesse succedere.
Inoltre comunichiamo il nostro silenzio stampa sulla pietosa campagna elettorale che sta avenendo nel nostro Paese confinante (l’Italia), una campagna al limite della compravendita mafiosa. Silenzio che romperemo soltanto poco prima delle elezioni, con un comunicato ufficiale.