Il presidente degli Stati Uniti ha parlato della situazione nel Pacifico durante la visita in Giappone, in quello che sembra un cambiamento della politica dell’ambiguità strategica. Gli Usa sono impegnati al rispetto della politica della “Unica Cina”, ma questo non vuol dire che la Cina può prendere Taiwan con la forza, ha detto Biden. Ma la Casa Bianca getta acqua sul fuoco: la nostra politica non è cambiata.
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Ucraina-Russia: Macron a Biden: “Genocidio? Starei attento con le parole”
Emmanuel Macron risponde a Joe Biden che promettendo l’invio in Ucraina di altri 700 milioni di dollari in armi ha accusato per la prima volta Mosca di genocidio: “Starei attento con le parole”, dice il presidente francese. Anche la Cina chiede di abbassare i toni: “Genocidio? Evitare nuove tensioni” raccomanda il ministero degli Esteri Zhao Lijian.
Relazioni Usa-Russia a rischio
Relazioni Usa-Russia in un momento delicato. Il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore americano John Sullivan e gli ha consegnato una nota di protesta contro i commenti “inaccettabili” di Joe Biden sul presidente russo Vladimir Putin, definito “criminale di guerra” e “dittatore assassino”.
Cina e Usa responsabili per la pace del mondo
Telefonata tra Joe Biden e Xi Jinping. Il leader cinese: “Non possiamo arrivare allo scontro. Un conflitto non è nell’interesse di nessuno. Il tema della pace e dello sviluppo sta affrontando gravi sfide, ci sono grandi cambiamenti e il mondo non è pacifico”. Ma su Taiwan Xi avverte: “Basta segnali sbagliati sull’indipendenza”.
Onu vota risoluzione contro Mosca. Domani proseguono i negoziati
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite condanna l’invasione con 141 Paesi che hanno votato a favore, cinque contrari (Russia, Bielorussia, Cuba, Corea del Nord, Siria ed Eritrea) e 35 astenuti.
A Kiev si parla di oltre 2mila vittime civili. A Kharkiv è stata colpita anche l’Università. Mosca annuncia anche la conquista di Kherson.
Biden chiude lo spazio aereo alla Russia. Dall’inizio dell’offensiva, le forze russe hanno ucciso oltre 2.870 soldati e “nazionalisti” ucraini, feriti circa 3.700. Lavrov: “La Terza guerra mondiale sarebbe nucleare”
Putin riconosce le repubbliche di Donetsk e Lugansk
Il presidente russo Putin ha firmato il riconoscimento del territorio controllato dai separatisti filo-russi e nel discorso alla Nazione spiega: “L’Ucraina è parte della storia della Russia”, “L’Ucraina nella Nato è una minaccia per noi”, inoltre Il Cremlino ha anche definito prematura l’organizzazione di un vertice Biden-Putin sull’Ucraina.
Ucraina: Biden soffia sul fuoco, l’Europa prepara l’estintore
La Russia risponde alla mobilitazione di Usa e Nato con esercitazioni delle sue truppe corazzate in Crimea, mentre Washington rivela quali saranno le sanzioni contro Mosca se osasse varcare i confini dell’Ucraina: comprese quelle che potrebbero colpire personalmente Vladimir Putin. Al grido di battaglia degli Usa, dapprima c’è stato il rifiuto della Germania, che con la Russia ha forti legami economici, di inviare armi all’Ucraina. Poi la decisione dell’Ue di non seguire l’esempio Usa nel ritirare il personale non essenziale dalle ambasciate a Kiev. Infine la proposta del presidente francese Emmanuel Macron di aprire un canale diplomatico personale con Putin, con cui parlerà venerdì al telefono.
Nonostante l’unanimità dei Paesi NATO sostenuta da Biden dopo il vertice in videoconferenza con i maggiori alleati europei, la divergenza d’interessi, e di atteggiamento, appare sempre più evidente. Gli Usa sembrano comprendere i timori europei soprattutto per gli approvvigionamenti di gas russo, da cui dipendono per il 40% del loro fabbisogno.
La Russia risponde mobilitando le sue truppe per manovre ai confini ucraini ricordando agli USA che sta aspettando le risposte alle sue richieste sulla sicurezza in Europa, basate principalmente sulla riduzione della presenza delle forze Nato nell’Europa orientale e la promessa che Kiev non entrerà mai a farne parte.
Il ministro della Difesa ucraino, Alexei Reznikov, ha affermato che non esiste al momento una minaccia di invasione russa, anche se per il futuro rimangono scenari rischiosi. Ma le autorità di Kiev hanno detto di avere smantellato un gruppo criminale legato a Mosca che preparava “attacchi armati” per destabilizzare il Paese.
Dopo 20 anni di missione Usa, i Talebani riconquistano l’Afghanistan in una settimana
I talebani, dopo aver conquistato la città chiave di Jalalabad, hanno reso noto di aver circondato Kabul. Ai combattenti è stato ordinato di evitare violenze e consentire un passaggio sicuro a chi vuole andarsene. Bandiere taliban davanti al palazzo dell’università. Il ministero degli Interni del governo Ashraf Ghani sta negoziando in vista di quella che viene definita una “transizione pacifica”: nelle prossime ore lascerà il potere a un governo ad interim guidato dai taliban. Secondo fonti diplomatiche sarà l’ex ministro dell’Interno afghano ed ex ambasciatore in Germania, Ali Ahmad Jalali, a guidare il governo di transizione. A Herat nominato ministro degli affari femminili un religioso della linea dura noto per essere contrario ai diritti delle donne. Otto o nove rappresentanti delle delegazioni talebane sono attualmente all’interno del palazzo presidenziale di Kabul. Tra loro c’è Anas Haqqani, fratello del vice leader talebano Sirajuddin Haqqani.
Forse non siamo vicini alla verità quando Biden afferma “L’esercito afghano non può o non vuole tenere il Paese”. 20 anni di guerra, occupazione e “riabilitazione alla democrazia” pilotata da Usa e alleati Nato, si sciolgono in una settimana, con le autorità che di fatto consegnano il Paese ai Talebani quasi senza resistenza. Inutile dire che questa transazione è emblematica della totale inutilità, del dispendio di uomini, mezzi e denaro (pagato dalle tasse dei cittadini, ricordiamolo) e probabilmente dell’iniquità dell’intervento dell’Occidente in questo Paese, che preferisce consegnarsi alla dittatura teocratica talebana (che reinstaurerà la legge della Sharia), piuttosto che tenere un governo democratico filo-occidentale.
Summit Biden-Putin, prove di dialogo
Si è concluso dopo circa 4 ore il summit tra i presidenti statunistense e russo. Il vertice è definito costruttivo, ma restano le divergenze. Biden: “La mia agenda non è contro la Russia, è per gli americani’. Putin: “Biden è diverso da Trump ed è uno statista esperto”. Tra i temi discussi: il rientro degli ambasciatori, i trattati sulle armi, la cybersecurity, l’Ucraina e lo scambio di detenuti.
Israele continua a bombardare Gaza. Razzi dal Libano
Il premier Benyamin Netanyahu ha detto di essere determinato ad andare avanti con l’operazione. Un convoglio di aiuti umanitari giordani destinato all’ospedale giordano di Gaza non ha potuto entrare oggi nella Striscia perchè il valico di Kerem Shalom da cui doveva transitare è stato oggetto di un attacco di mortai palestinesi. La Casa Bianca ha reso noto che il presidente Usa Joe Biden ha parlato oggi con il premier israeliano Netanyahu esprimendogli la sua volontà di arrivare al cessate il fuoco. Intanto le sirene di allarme antimissili stanno risuonando nel nord di Israele, nella zona compresa tra Haifa e il Libano.
Mohsen Fakhrizadeh-Mahabadi, il delitto perfetto di Trump e Netanyahu
Mohsen Fakhrizadeh-Mahabadi, scienziato a capo del programma nucleare iraniano, è stato ucciso il 27 novembre mentre si trovava a bordo di un’auto a circa 70 chilometri da Teheran. In passato sono stati uccisi altri quattro scienziati iraniani: nel 2010 Masoud Alimohammadi e Majid Shariari, nel 2011 Dariush Rezaeinejad e nel 2012 Mostafa Ahmadi Roshan.
L’incontro segreto avvenuto tre giorni fa a Neom, in Arabia Saudita, tra il potente erede al trono Mohammad Bin Salman e Netanyahu e probabilmente Mike Pompeo (che noi stessi avevamo segnalato) è un indizio che qualcosa bolliva in pentola. La scorsa settimana Trump aveva paventato la possibilità di bombardare la centrale nucleare atomica di Natanz, con l’obiettivo implicito di sabotare la strada che Joe Biden ha annunciato di voler percorrere di riappacificazione nei confronti dell’Iran.
*** Joe Biden? Yes, by a Lot
NAZIONE OSCVRA CAOTICA
GOVERNO OSCVRO
QVESITO XLII
giorno 18 brumaio 139
*Approvate o non approvate il Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden?
Il Governo Oscuro ha votato così:

Commento: Il Governo Oscuro appoggia La Presidenza degli Stati Uniti d’America a Joe Biden.
Raramente la Nazione Oscura Caotica appoggia presidenti e/o gevernanti. Ma succede quando l’avversario è troppo irricevibile e quindi il candidato vincitore è senza dubbio il meno peggio. Ricordiamo infatti l’appoggio inatteso al governo Monti, fatto proprio in finzione antiberlusoniana. Per cui, anche in questo caso, è evidente una reazione antitrumpiana, che però potrebbe avere anche una sostanza per le (auspicate) politiche di Joe Biden. Siamo comunque “fiduciosi”che anche lui saprà come deluderci.