Enciclopedia della Fantascienza in Italia. Parte 7 (vedi tutti gli articoli)

Da non trascurare, il fumetto di fantascienza nasce tra ‘800 e ‘900, e trova il suo primo boom negli anni ’30. In Italia, la prima serie di fumetti di fantascienza la troviamo nel primo numero di “L’Avventuroso” del 14 ottobre del 1934 con “Gordon Flasce” (italianizzazione di Flash Gordon), disegnata da Alex Raymond e uscita dal 7 gennaio dello stesso anno negli Usa. Come si può notare, il suo enorme successo internazionale fu sufficiente a colmare un gap culturale (almeno nell’ambito dei fumetti) tra l’Italia e la Francia e il mondo anglosassone.
Nel dicembre 1935 esce il primo albo dedicato a questo eroe “Avventure di Gordon“, pubblicato dalla Nerbini. Andrà avanti per 30 albi, vedrà una ristampa nel 1957 e una copia anastatica nel 1973.
Sulla scia dell’entusiasmo di Flash Gordon, anche in Italia vengono creati i primi fumetti di fantascienza. La prima serie di fumetti di un autore italiano è Gli uomini verdi di Yambo (Enrico Novelli), uscita dal n. 139 del giornale “Topolino” del 25 agosto 1935 (vedi copertina in questo post), seguita da Robottino, il ragazzo d’acciaio (sempre di Yambo, uscita dal 17 ottobre 1935 su “I tre Porcellini”) e da “S.K.1” di Guido Moroni Celsi, uscita dal 17 novembre 1935 a puntate sul giornale “Topolino” (in questo caso sottraendo clamorosamente la prima pagina al più celebre topo disneyano), e da I pionieri dello spazio (ancora di Yambo, uscita nel 1936 su “Topolino”).
Dopo Gordon, nel maggio del 1937, esce l’albo orizzontale “L’uomo Mascherato” (“The Phantom” di Lee Falk e Ray Moore), come allegato a “L’Avventuroso” (che già dal 1936 pubblicava le sue strisce).
Il primo albo di fumetti esclusivamente di fantascienza (escludendo i supereroi) esce nel 1939: stiamo parlando di “Saturno contro la Terra” su soggetto di Cesare Zavattini, testi di Federico Pedrocchi e disegni di Giovanni Scolari, che raccglie le strisce già uscite a puntate dal 1936 su “I tre porcellini”, “Topolino” e “Paperino” della Mondadori.
Successivamente anche “L’Audace” pubblica fumetti del genere: dal 1939 Virus, il mago della foresta morta di Federico Pedrocchi e Walter Molino e, nel 1941, I conquistatori dello spazio di Gian Luigi Bonelli (creatore, nel 1940, della celebre Sergio Bonelli Editore) su disegni di Raffaele Paparella e poi Nico Lubatti. I fumetti di fantascienza riprenderanno poi vigore del dopoguerra, sulla scia dell’arrivo della fantascienza letteraria statunitense.



