In Israele il Golan, è immaginato come un insediamento, o si pensa ai suoi abitanti come coloni. Il Golan è una terrazza di basalto e erba indispensabile per la difesa del Paese intero, senza il Golan ogni invasione dal Nord, dove molti nemici, fino all’Irak e alll’Iran, risiedono oltre la Siria, sarebbe molto più facile. Il primo ministro Naftali Bennett ha potuto tranquillamente presentare come una scelta collettiva dei tanti partiti che compongono il suo governo, dalla sua destra sionista fino al partito arabo di Ram, il piano da 317 milioni di dollari per il Golan, con cui si invita la popolazione a venire a vivere nella natura (7mila case e due quartieri da 2mila alloggi l’uno), promettendo case e infrastrutture oltre che possibilità di lavoro.
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Israele: Governo di Unità Nazionale, fuori Netanyahu
L’ex alleato Naftali Bennett trova l’intesa con Yair Lapid, che guida l’opposizione centrista Yesh Atid. Benjamin Netanyahu non sarà più alla guida del governo israeliano a più di 12 anni dal primo incarico da primo ministro.