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Voci di golpe in Ucraina


Girano voci di golpe in Ucraina tra il 1° e il 2 dicembre, voci che sono arrivate al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come ha dichiarato in conferenza stampa. Il presidente ha anche affermato che l’Ucraina è pronta ad affrontare una escalation nel suo conflitto con Mosca, sullo sfondo della crescente preoccupazione per l’attività militare russa al confine. Nei giorni scorsi il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, aveva denunciato il dispiegamento russo. Mosca ha respinto le preoccupazioni su una possibile invasione, sostenendo si tratti di una reazione all’accresciuta attività Nato. “La Russia ha bisogno di un ulteriore sviluppo delle sue forze armate alla luce della difficile situazione militare e politica nel mondo e dell’incrementata attività della Nato ai suoi confini”, ha dichiarato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu.  Anche le guardie di frontiera ucraine, insieme alle forze armate e alla Polizia nazionale, hanno avviato un'”operazione speciale” sia alla frontiera con la Bielorussia, nel timore che il regime di Minsk crei una crisi con i migranti come ha fatto con la Polonia, sia a confine con la Crimea. Saranno impiegati “attivamente” anche aerei, droni, e sistemi di sorveglianza, oltre che 8.500 persone in divisa, precisa il vicecomandante delle Guardie di frontiera, Vladimir Nikiforenko. La Russia non ha mai avuto intenzione di partecipare in quello che Volodymyr Zelensky sostiene essere un colpo di stato in Ucraina, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.