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Egitto sull’orlo della guerra civile


Bombe in Egitto
Bombe in Egitto
22 morti in Egitto (7 soltanto al Cairo dove i manifestanti pro Morsi hanno fronteggiato l’Esercito durante l’anniversario della rivolta di piazza Tahrir. Diverse bombe e attacchi suicidi hanno sconvolto il Paese, unna macchina esplosiva è stata fatta esplodere davanti alla sede della Polizia al Cairo.
La repressione dei Fratelli Musulmani (con la caduta del governo eletto democraticamente) fa ricomparire la jihad, ecco il risultato. Privata di ogni sbocco politico e legale, è fatale che la base del movimento produca delle frange estreme pronte a fare uso della violenza. Già da tempo la penisola del Sinai è il campo di prova di questo nuovo terrorismo. Repressione-reazione violenta-leggi illiberali-terrorismo: è un processo quasi fatale nelle condizioni in cui si trova oggi l’Egitto.
Ora l’Occidente si sveglia allarmato, ma è il processo naturale della repressione che porta a questo.
Non ci sembra esagerato dire che siamo sull’orlo della guerra civile e che è necessario cambiare rotta subito, ma siamo pessimisti: si doveva evitare questa situazione prima, durante questi mesi.