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Paternoster indaga sulla magia nera


Alessandria. “Io sono il prescelto. Devo farlo, è il mio compito. La santona mi ha ordinato di ucciderla. Mi hanno affidato il compito. Devo obbedire… Voleva che lo facessi. Sono un adoratore del diavolo”.
Solitamente non parliamo di cronaca nera, ma dato che la casa editrice ufficiale della nostra nazione si occupa anche di esoterismo (ved per esempio Lilith di Mauro D’Angelo) e che uno dei nostri autori è proprio di Alessandria (Danilo Arona, con lo splendido romanzo sul Palo Mayombe) questa volta facciamo un’eccezione.
Le parole in apertura sono state scritte da Giancarlo Bossola, 60 anni, ispettore di polizia in pensione e “collezionista di donne”. Una delle ultime conquiste si chiamava Norma Ramirez, 52 anni, cubana, minigonne e tacchi vertiginosi, appassionata di santeria e magia nera. La donna è stata trovata ieri mattina nel letto di lui nuda, fatta eccezione per una collana colorata. Era coperta da un piumone fino al volto. Nessun segno di ferite: forse soffocata, forse avvelenata. Ma sul fatto che sia stata uccisa ci sono pochi dubbi. Perché è stato lo stesso Bossola a chiamare i poliziotti della questura di Genova, a mezzanotte di martedì.
“Andate in via Pascoli 1. Troverete la santona. Sono stato io, tre giorni fa. Dovevo ucciderla. Me lo chiedeva in continuazione. Era il mio compito. Ora devo continuare. Porto via anche la mia Rosi.”
Gli agenti hanno rintracciato il numero di telefono di quella chiamata. Era intestato a Roslina Redolfi, 47 anni, di mestiere badante dell’anziana madre di Giancarlo Bossola. Il telefono era acceso e ancora collegato, stava viaggiando sull’autostrada Genova-Ventimiglia in direzione Francia. C’è stato un tamponamento dentro a una galleria, quasi all’altezza di Orco Feglino.
“Ho visto quell’auto sbandare a destra e a sinistra, nessuna fiammata” ha raccontato ai soccorritori un turista francese. Era stato lui a chiamarli, fermandosi alla prima piazzola di sosta. La cosa strana era questa: l’auto in questione, una Audi grigia A6 intestata a un carrozziere di Alessandria, era fuori dalla galleria, lungo un rettilineo, completamente carbonizzata. Dentro c’erano i corpi martoriati di Giancarlo Bossola e Roslina Redolfi. L’ipotesi: le fiamme sono state appiccate volontariamente.
Il capo della Squadra Mobile di Alessandria, Mario Paternoster (sic!): “Ci sono molte cose da chiarire, ma è verosimile il contesto suggerito dallo stesso Giancarlo Bossola, il movente della santeria. Quello della magia nera.”