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Bombardata base filo-iraniana in Iraq, Israele nega responsabilità. Droni su Eilat


Colpita una base militare nell’Iraq centrale che ospita ex paramilitari filo-iraniani di Hachd al-Chaabi: un morto e otto feriti. Le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti hanno spiegato che gli Usa non hanno condotto raid aerei in Iraq oggi e Israele non è coinvolta nelle notizie di esplosioni in Iraq .
Nel frattempo i capi politici di Hamas stanno valutando se spostare la loro base operativa fuori dal Qatar, ciò comprometterebbe la possibilità dei negoziati tra Hamas e Israele.

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Attacco di droni iraniani a Israele


L’Iran ha lanciato un attacco contro Israele usando centinaia di droni divisi in 3 ondate. Teheran ha proseguito l’offensiva, battezzata “Vera promessa”, con 2 ondate di missili balistici, secondo le informazioni fornite dai media iraniani.

I droni e i missili sono arrivati sui cieli israeliani. Un bambino di 10 anni è rimasto gravemente ferito in una comunità beduina intorno alla città di Arad, nel deserto del Negev. Il 99% dei missili e droni lanciati contro Israele è stato intercettato, grazie al meccanismo di difesa Iron Dome.

Il gabinetto di guerra israeliano convocato in serata dal primo ministro Benjamin Netanyahu ha deciso di rispondere all’attacco subito nella notte dall’Iran, ma senza specificare quando e dove avverrà la rappresaglia, riporta l’emittente televisiva Kan.

L’Iran ha detto che non estenderà ulteriori operazioni militari, mentre Biden ha detto che non appoggerà una risposta Israeliana.

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Israele si ritira da Gaza sud, nuove proteste a Gerusalemme


In 50mila protestano a Gerusalemme davanti alla Knesset, mentre la guerra entra nella fase tre, con lavori di intelligence e raid mirati, mentre l’esercito comincia il ritiro dal sud della Striscia di Gaza, anche se Rafah rimane nel mirino. Intanto i negoziati al Cairo avanzano con grosse difficoltà e non si è ancora arrivati a un compromesso anche perché Hamas non ha il controllo totale (e quindi non conosce l’ubicazione) di tutti gli ostaggi.

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Gaza, tre britannici e un americano tra i 7 volontari uccisi in agguato israeliano


Sette operatori umanitari tragicamente uccisi a Gaza a causa di un attacco israeliano compiuto da un drone la scorsa notte su tre veicoli del World Center Kitchen a Deir el-Balah, nel centro della Striscia, che ha provocato un’ondata di sdegno internazionale. I sette (3 britannici, un polacco, un’australiana, uno statunitense e l’autista palestinese) erano a bordo di tre veicoli della ong con insegne sul tetto riconoscibili e lungo un percorso concordato con l’Idf.

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Onu chiede il cessate il fuoco a Gaza


Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato per la prima volta la risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza. La decisione è arrivata dopo mesi di stallo e veti di Russia, Cina e Usa. Nel documento, che ha ottenuto 14 voti a favore e l’astensione degli Stati Uniti, si chiede un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad una tregua durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi trattenuti da Hamas, nonché la garanzia dell’accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie sulla Striscia.
La Russia chiedeva la sostituzione della parola «durevole» con «permanente» nella frase in cui si chiedeva il cessato il fuoco. La richiesta è stata bocciata dagli Stati Uniti, ma la Russia ha comunque votato a favore. La risoluzione, che Israele dovrà rispettare, è stata salutata con un lungo applauso.

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MOsca: commando fa fuoco in un teatro: almeno 40 morti , più di 100 feriti


Sparatoria nella sala da concerto Crocus City Hall a Krasnogorsk, una cittadina vicino a Mosca.

Almeno quattro persone in mimetica hanno aperto il fuoco, successivamente nell’edificio è scoppiato un incendio. Almeno 40 persone sono state uccise e più di 100 ferite. L’edificio è stato poi dato alle fiamme e molte persone, rifugiate sul tetto sono ancora in pericolo di vita.

Gli Usa escludono il coinvolgimento dell’Ucraina.

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Veto su Cessate il fuoco a Gaza


 

Russia e Cina hanno bloccato con il veto in Consiglio di Sicurezza Onu la risoluzione elaborata dagli Usa sulla tregua a Gaza che “determina l’imperativo di un cessate il fuoco immediato e prolungato per proteggere i civili di tutte le parti, consentire la consegna di assistenza umanitaria essenziale e alleviare la sofferenza umanitaria”.

Il testo ha ottenuto 11 voti a favore, 3 voti contrari (l’Algeria oltre al veto di Russia e Cina), e un astenuto, la Guyana. 

L’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield ha detto che ci sono due ragioni dietro questo veto: Russia e Cina non vogliono condannare Hamas per gli attacchi del 7 ottobre, inoltre non vogliono vedere adottato un testo elaborato dagli Stati Uniti. 

L’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia, riferendosi al veto, ha detto che  supportare questo testo significa coprirsi di vergogna: non possiamo permettere al Consiglio di Sicurezza di essere uno strumento di Washington per le sue politiche in Medio Oriente. E il testo americano dà a Israele la luce verde per un attacco a Rafah.

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Polemiche e riflessioni dopo le parole del Papa sulla guerra in Ucraina


Dopo gli anticipi delle parole del Papa Francesco alla Radiotelevisione svizzera, che uscirà integralmente il 20 marzo, si è aperta una nuova polemica. Secondo alcuni sembrera suggerire che la fine della guerra debba passare da una resa dell’Ucraina all’invasione russa. Questa interpretazione è nata soprattutto dal fatto che il papa per parlare della fine della guerra usa la metafora della “bandiera bianca”, e che in contesti di guerra viene associata alla resa senza condizioni. Dopo diversi titoli di giornale che davano credito a questa interpretazione, sabato sera la sala stampa vaticana è intervenuta per precisare che il papa non voleva parlare di “resa” da parte dell’Ucraina, ma della necessità di cominciare una negoziazione per finire la guerra.

Il direttore di Limes Lucio Caracciolo commenta le discusse parole di Papa Francesco sulla guerra in Ucraina: “Comunque vada a finire, gli europei dovranno poi accollarsi la ricostruzione dell’Ucraina. Ma fino a che punto noi siamo disposti a impedire che l’Ucraina diventi un buco nero in cui un pezzo è della Russia, un altro di una banda criminale e così via? Gli Usa? Se avessero una posizione, con la vittoria di Trump potrebbero pure cambiarla, ma siccome ne hanno 5 contemporaneamente, è un po’ difficile”.

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Il Famta compie 2 anni


La Fondazione Atlante delle Micronazioni e dei Territori Anomali compie 2 anni. A che punto sono i lavori?Dopo la comunicazione della release 1.0 (in realtà mai rilasciata pubblicamente), al momento è in corso la correzione e la revisione dell’elenco (1.1) in concomitanza della stesura delle ultime schede dell’Atlante (che risultavano 600 prima della revisione, e che al momento sono circa 700).
Questa revisione si protrarrà fino ad aprile, quando comincerà l’ultima fase, quella della traduzione, impaginazione e ricerca iconografica.

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Dmitry Medvedev chiude ai negoziati con Zelensky E minaccia l’uso dell’atomica


Dmitri Medvedev ha dichiarato che non sono possibili dei negoziati tra Mosca e le attuali autorità ucraine, ma solo con alcuni nuovi interlocutori se riconoscano la realtà che si è sviluppata sul terreno, cioè l’annessione alla Russia di circa il 20% del territorio ucraino. Inoltre ha aggiunto che la minaccia principale ora è la minaccia di un conflitto nucleare.

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La Svezia entra nella Nato


Il parlamento di Budapest ha approvato il protocollo di ratifica dell’adesione all’Alleanza atlantica. L’Ungheria è l’ultimo Paese ad averlo fatto.

Qualche ora prima del voto del provvedimento di ratifica, il premier ungherese Viktor Orban aveva dichiarato il suo sostegno per l’adesione della Svezia alla Nato. Orban ha tuttavia sottolineato che non c’è soluzione militare al conflitto fra Ucraina e Russia, ma una fine negoziale che deve arrivare il prima possibile.

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Il FAMTA termina il primo Elenco Universale delle Micronazioni


Oggi, 13 febbraio 2024, il FAMTA (Fondazione Atlante delle Micronazioni e dei Territori Anomali, fondato il 7 marzo 2022) termina l’EUA 1.0. Si tratta dell’Elenco Universale Alfabetico che comprende tutte le micronazioni e i territori anomali conosciuti. Questa primissima versione è provvisoria e non verrà rilasciata, ma rappresenta già il lavoro completo prima delle correzioni e degli aggiornamenti finali previsti per dicembre 2024.

La FAMTA fa sapere che l’EUA 1.0 riporta 10.325 entità statali anomale.

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*** Stampati i francobolli del 2024


Come ogni gennaio (dal 2000) la casa editrice ufficiale della Nazione Oscura Caotica Kipple Officina Libraria, pubblica (grazie alla Kipple Officina Filatelica) annualmente una serie di francobolli che dal 2009 comprende anche i francobolli ufficiali della Nazione Oscura Caotica.
Questo è il VENTICINQUESIMO anno di emissione. Dal 2000, sono stati emessi ben 362 francobolli diversi per almeno 20 copie ciascuno.

Venduti a fogli interi qui.

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Corte dell’Aja: potrebbe essere genocidio


I giudici del tribunale Onu dell’Aja hanno respinto la richiesta di archiviazione di Israele rispetto all’accusa di genocidio mossa dal Sudafrica e altri Paesi per l’operazione militare nella Striscia di Gaza. La Corte procederà all’indagine. Le motivazioni di questa decisione, pronunciate dalla giudice americana Joan Donoghue: “Almeno alcuni atti sembrano in grado di rientrare nella convenzione sul genocidio”.

Nel frattempo l’Aja chiede il rilascio degli ostaggi israeliani di Hamas senza condizioni.

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Israele propone un’isola artificiale per i palestinesi


L’Unione Europea prova a inserirsi con forza nelle trattative per la pace in Medio Oriente e ospita il ministro degli Esteri israeliano Yisrael Katz e il ministro degli Esteri palestinese Riyadal-Maliki, i rappresentanti di Arabia Saudita, Egitto e Giordania e il segretario generale della Lega degli Stati arabi. Ma Katz propone l’assurda idea di un’isola artificiale davanti a Gaza per spostarvi i palestinesi. L’UE in imbarazzo. L’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell ha attaccato Benjamin Netanyahu: “Inaccettabile opporsi alla soluzione dei due Stati”.

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Attacchi tra Iran e Pakistan


Almeno nove persone – fra loro quattro bambini e tre donne – secondo i media locali, sono rimaste uccise in attacchi pakistani effettuati stamattina sulla città iraniana di Saravan, nella provincia sudorientale del Sistan e Baluchistan.
E’ la risposta pachistana agli attacchi iraniani dei giorni scorsi contro obiettivi terroristici in Balochistan, Pakitan, sede di diversi gruppi indipendentisti sia anti-Iran, che anti-Pakistan.

L’azione è stata intrapresa alla luce di informazioni riguardanti imminenti attività terroristiche su larga scala da parte dei cosiddetti Sarmachar.

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La guerra si allarga: raid usa-Gb sugli Houthi in Yemen


Nella notte Stati Uniti e Gran Bretagna hanno lanciato 73 raid contro postazioni militari degli Houthi in Yemen che avevano a loro volta attaccato le navi commerciali nel Mar Rosso “legate a Israele” in solidarietà con i palestinesi di Gaza. Gli yemeniti Houthi, sostenuti dall’Iran, controllano un terzo del Paese e anno minacciato di rispondere e annunciato di considerare ormai obiettivi legittimi tutti gli interessi anglo-americani nel mondo.

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Attentati in Libano e in Iran: Israele allarga il conflitto


Ieri Un drone israeliano ha colpito un ufficio di Hamas nella periferia sud di Beirut uccidendo sei persone, tra cui un il numero 2 di Hamas: il vice capo del cosiddetto Politburo dell’ala politica dell’organizzazione palestinese, Saleh al-Arouri. Il primo ministro libanese, Najib Mikati, ha denunciato come “un crimine” l’attacco israeliano.  L’Egitto ha congelato le trattative per la liberazione di altri ostaggi da Hamas.

Oggi si sono verificate due esplosioni nei pressi del cimitero di Kerman, nell’Iran centrale, dove in migliaia si stavano recando per commemorare Qassem Soleimani, il capo delle forze Qods delle Guardie della Rivoluzione iraniana, ucciso il 3 gennaio del 2020 in Iraq in un’operazione degli Stati Uniti: secondo i media statali iraniani, 73 morti e 170 feriti.

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Proposta intesa con l’Italia: i migranti italiani saranno deportati in Barbagia


POST COL BOTTO anno 13

Dopo la brillante idea del Governo Meloni di deportare i migranti del Mediterraneo in due strutture gestite dall’Italia a proprie spese in Albania, il Presidente Lukha B. Kremo, propone che tutti i migranti italiani a Torriglia e Livorno siano deportati prima in due strutture in Barbagia, Sardegna, in modo che possano usufruire di un periodo di vacanza in Sardegna per espletare i dovuti accertamenti.

POST COL BOTTO PRECEDENTI:

2022: Kremo si candida a Papa emerito

2021: Le regole sicure della NOC contro la pandemia
2020: Parte il vaccino della Nazione Oscura
2019: La Nazione Caotica fonda il Regime Fascista della Meloria
2018: La Terra è piatta e io sono Dio
2017: Nasce l’AvatarCoin, la Nazione Oscura l’adotta insieme al QuagliaCoin
2016: È morto il Signore Iddio
2015: Monumento a Ciano sede di Livorno Città Aperta
2014: Posthuman Pop!
2013: Noam Chomski e la mistificazione della realtà
2012: Se vince Berlusconi la Neorepubblica di Torriglia dichiarerà guerra all’Italia!
2011: Declassate le agenzie di rating!

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Israele: “la guerra andrà avanti per molti mesi”


Il generale Israeliano Herzi Halevi sostiene che i combattimenti ora si concentrano soprattutto al sud della Striscia ma senza dimenticare il nord. Ecco perché continuerà ancora per molti mesi e ci sarò da lavorare con metodi diversi, in modo che i risultati ottenuti possano essere mantenuti per lungo tempo.

Nel frattempo Hamas dichiara superati i 21mila morti nella Striscia di Gaza, di cui almeno 106 nel campo profughi al Maghazi.

Comunicati · gazzetta ufficiale · Governo Oscuro

*** La Nazione Oscura Compie 19 anni!


Alla mezzanotte tra il 21 e il 22 dicembre 2023 (o nevoso 143) la Nazione Oscura Caotica ha compiuto vfficialmente 19 anni!

Nel solstizio del 2004 il presidente Lukha B. Kremo dichiarava l’Indipendenza della Nazione Oscura Caotica, dopo averlo fatto pubblicamente 3 giorni prima alla “Cueva”, presso i Navigli di di Milano. Il progetto era cominciato a maggio 2004, e a settembre 2004 era stata dichiarata “l’autonomia”.

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Prosegue guerra a Gaza


Non si fermano gli attacchi israeliani a Gaza, Hamas denuncia 90 morti per attacchi aerei su Jabalia. Rapporti palestinesi a Gaza affermano che il fuoco dell’IDF ha colpito un reparto di maternità in un ospedale a Khan Yunis. Israele scopre tunnel gigantesco a Erez. Dall’Egitto spiragli per nuova tregua: “Pausa  è possibile ma le parti sono lontane su alcuni dettagli”.

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Usa contro il cessate il fuoco a Gaza: veto all’Onu


Veto degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza dell’Onu sulla richiesta di cessate il fuoco a Gaza.

“Vicini al punto di non ritorno, non legittima la punizione del popolo palestinese” dice il segretario dell’Onu António Guterres che parla di “palese disprezzo per il diritto umanitario internazionale”. Macron sente Netanyahu. Il premier israeliano chiude alla possibilità che nel futuro di Gaza vi sia un ruolo di Hamas insieme all’Anp.

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*** Sanchez chi?


30 brumaio 143

56° Qvesito NAZIONE OSCURA CAOTICA

* Siete favorevoli al nuovo governo di Pedro Sanchez in Spagna?

Il Governo Oscuro ha votato così:

Commento: Il Governo Oscuro respinge il nuovo governo di Sanchez per astensione

Minimo storico di votanti e astensione per il nuovo governo di Pedro Sanchez in Spagna, composto dal centrosinistra insieme agli Indipendentisti catalani. La formazione è certamente poco credibile, anche se il governo non è in grado di capire se possa avere un futuro stabile o no.

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*** Israele e Palestina: tutti colpevoli


giorno 25 brumaio 143

55° Qvesito NAZIONE OSCURA CAOTICA

*Dopo l’attacco di Hamas a Israele e il bombardamento e l’invasione della Striscia di Gaza da parte di Israele, senti di dover condannare qualcuno?

Il Governo Oscuro ha votato così:

Commento: Il Governo Oscuro condanna Hamas e il governo di Israele

Parziale astensione dal voto del Governo Oscuro a causa forse della complessità e importanza del quesito. Chi si esprime, comunque, ha pochi dubbi, la condanna della ritorsione del Governo di Israele è unanime, e supera la maggioranza anche chi condanna l’attacco di Hamas. Le due tremende azioni si commentano dal sole, la condanna è il minimo di civiltà.

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Rivolta nel Myanmar, combattimenti al confine con l’India


Dopo aver conquistato le regioni al confine con la Cina, l’offensiva militare contro la giunta che dal 2021 è al potere nel Myanmar sta dilagando verso l’ovest del Paese, nelle aree montagnose che separano l’ex Birmania dall’India. Dopo gli attacchi contro le installazioni militari nel Nord-Est negli ultimi giorni la guerra civile si è spostata nelle regioni occidentali. Conquistati due accampamenti al confine con lo Stato indiano del Mizoram. Migliaia di civili in fuga al di là della frontiera. Coprifuoco e blindati nelle strade della capitale del Rakhine, Sittwe.

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Esercito Israele avanza a Gaza


L’esercito israeliano avanza in maniera misurata all’interno della Striscia, ha detto Benjamin Netanyahu. Hamas pubblica un video con 3 donne ostaggio che si rivolgono a Netanyahu, addossandogli la responsabilità del disastro del 7 ottobre e chiedono di essere liberate. Il presidente Isaac Herzog ha confermato la morte di Shani Louk, la ragazza di 22 anni rapita da Hamas durante il rave party.

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Argentina, alle elezioni primarie vince l’estrema destra


Il candidato ultra-liberista e di estrema destra Javier Milei ha ottenuto più del 30% delle preferenze alle elezioni primarie in Argentina. L’economista ultraliberale di estrema destra Javier Milei, l’ex ministro della Sicurezza Patricia Bullrich, e l’attuale ministro dell’Economia Sergio Massa, saranno i tre principali contendenti alle elezioni presidenziali che si terranno nel prossimo mese di ottobre in Argentina. Il ministro dell’Economia Massa al secondo posto

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Polonia: vince l’opposizione filo-Ue. Stop all’onda sovranista 


Si interrompe simbolicamente in Polonia, il quarto Paese dell’Ue, l’ondata populista che aveva fatto temere per il futuro stesso dell’Unione europea, con le vittorie elettorali dei sovranisti in diversi Paesi a Nord e a Sud del continente: dalla Svezia alla Grecia, dalla Finlandia alla Slovacchia.

La Coalizione civica di Donald Tusk, che al momento è a circa al 31%, assieme alla Terza via (13,5%) e alla Sinistra (8,6%) totalizzerebbero 248 dei 460 seggi parlamentare, contro i 212 di Pis+Confederazione.

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Israele bombarda il Libano, mentre ordina la fuga dei civili da Gaza


È salito a 1.799 vittime palestinesi e 6.388 feriti il bilancio dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza. Israele è favorevole alla creazione di “aree sicure” per i civili nella Striscia di Gaza in vista della vasta offensiva di terra che si appresta a lanciare. Così molte migliaia di persone hanno lasciato le proprie abitazioni a Gaza City e si stanno dirigendo a sud, in seguito all’avvertimento dell’esercito israeliano secondo cui il nord della Striscia diventerà zona di operazioni militari. L’Onu ha chiesto di revocare l’ordine di evacuazione. Secondo la Lega Araba il trasferimento forzato della popolazione di Gaza è un crimine. Nel frattempo Israele colpisce il Libano dopo sospetta infiltrazione di terroristi.

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Israele, pronta l’invasione via terra


Oltre 900 le vittime in Israele.

Il nuovo bilancio dei morti israeliani continua a salire ed è arrivato 900. Sono 2.500 i feriti, moltissimi gravi. Ci sarebbero poi 750 dispersi e almeno 100 ostaggi nelle mani di Hamas. Tra loro americani e tedeschi. Sarebbero 260 i morti al rave dei giovani pacifisti nel deserto.

E’ salito a 687 il bilancio delle vittime palestinesi dopo i raid israeliani. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza. I feriti sono 3.726.

Trovati morti al confine con Gaza 1.500 terroristi palestinesi.

Israele ha schierato i tank lungo il confine con la Striscia di Gaza, l’invasione via terra è pronta.

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Hamas attacca Israele, centinaia di razzi e almeno 100 morti



Il comandante militare di Hamas, Mohammad Deif, ha dichiarato questa mattina l’inizio di una “operazione militare” contro Israele. Miliziani dalla Striscia sono entrati nei territori israeliani, mentre missili venivano lanciati contro le città in un’operazione combinata. L’esercito israeliano ha risposto con un attacco aereo su Gaza. 21 località di Israele sotto assedio. Il leader di Hamas Isma’il Haniyeh: “È una campagna eroica a difesa della moschea di Al-Aqsa”. Il premier israeliano risponde: “Vinceremo. Pagheranno un prezzo altissimo”. Ucciso il capo del Consiglio regionale di Shaar Hanegev. L’Iran: “Fieri dei combattenti palestinesi”. Russia: “Siamo sorpresi”.

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Proseguono i lavori per l’Atlante


La notizia è ufficiale: i lavori per la compilazione di un non meglio specificato “ATLANTE” proseguono ormai da 1 anno e mzzo. La notizia l’ha data ieri la Gazzetta Ufficiale di Trantor, dove si può leggere: ” Celebriamo questo ventesimo numero annuale della Gazzetta di Trantor (ricordiamo, i primi 10 numeri usciti anche in versione cartacea, oltre che in digitale in formato Pdf) che fa della Nazione Oscura Caotica una delle più longeve e attive micronazioni del panorama mondiale: la sua presenza costante sul web dal 2010 (non in un forum, ma in un blog pubblico) e la notizia della sua fondazione nel 2004 su una testata giornalista regolare (Fantascienza.com) lo rende uno degli esperimenti più concreti, longevi e interessanti, […] nel 2022 è cominciata la compilazione di una serie di schede che descrivono in modo particolare centinaia di micronazioni di una certa importanza a livello mediatico, nonché un elenco il più esaustivo possibile di migliaia di realtà riconducibili al fenomeno del micronazionalismo, compreso quello finzionario.
Il lavoro, come si può intuire, è immenso, e probabilmente impossibile da comprendere nella sua interezza ma, rispetto a ciò che si può reperire adesso, nella saggistica micropatrologica e nelle liste enciclopediche, potrebbe essere lo strumento più completo mai realizzato per conoscere questo mondo.
Il lavoro è a buon punto, ma si prevede non possa essere pronto prima del 2025 (anno 125), purtroppo le indiscrezioni possibili sono poche, anche a causa della regolarità dei diritti e non possiamo parlarne almeno fino al prossimo numero, tra 1 anno, quando l’Atlante sarà a un punto tale da poter avere delle notizie più certe.
Certamente il ventennale della NOC sarà l’occasione di rilancio di un’operazione – come spesso ribadito – concettuale, di tipo parodistico, satirico-politico e artistico con pochi eguali al mondo (nonostante la quantità enorme di progetti, soprattutto velleitari, brevi e abortiti).”